Celsius Network, un prestatore di criptovalute insolvente che ha riferito lunedì di essere a corto di fondi, ha dichiarato di aver ricevuto molte richieste di infusione di contanti nell’azienda e di aver ricevuto l’autorizzazione da un regolatore statunitense a vendere i Bitcoin (BTC) che produce.

Durante un briefing sull’insolvenza tenutosi martedì, l’avvocato di Celsius Josh Sussberg ha riferito di aver ricevuto offerte per l’immissione di liquidità, ma non ha specificato l’entità delle proposte. Secondo Sussberg, per Celsius è “fondamentale raggiungere rapidamente l’obiettivo”.

Si prevede che le aziende che si riorganizzano in una procedura fallimentare negli Stati Uniti cerchino finanziamenti per mantenere le loro attività.

Celsius, che ha dichiarato bancarotta all’inizio dell’anno dopo che il crollo delle criptovalute l’ha costretta a impedire ai consumatori di recuperare i loro fondi, ha bisogno di liquidità.

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Secondo le previsioni finanziarie contenute in una dichiarazione del tribunale di lunedì, l’azienda si troverà in difficoltà finanziaria entro ottobre e ha 2,8 miliardi di dollari in criptovalute in meno rispetto a quanto deve agli investitori.

Celsius ha venduto i bitcoin generati prima di dichiarare bancarotta per contribuire a sostenere le sue attività, e la decisione del giudice Martin Glenn di martedì consente di continuare a farlo.

Secondo un documento presentato al tribunale, Celsius ha estratto 8,7 milioni di dollari in bitcoin a luglio; i costi finanziari e funzionali dell’azienda hanno superato tale importo.