Con le festività ormai alle spalle, il 2023 per i brianzoli (e non solo) inizia con una sorpresa amara: l’aumento del costo della vita. Nulla di nuovo, purtroppo. Era stato così anche lo scorso anno e, infatti, visionando a ritroso le prime pagine del Cittadino delle primissime settimane del 2022 (cioè prima ancora che lo scoppio della guerra in Ucraina aggravasse la situazione), i problemi all’ordine del giorno erano gli stessi: l’incremento esplosivo del prezzo dei carburanti, gli aumenti dei generi alimentari e dell’energia. In questo primo scampolo di anno nuovo si è aggiunto anche il vertiginoso aumento dei mutui a tasso variabile, dovuto all’innalzamento dei tassi da parte della Bce.
Se il buongiorno si vede dal mattino, direbbe qualcuno, ci sarebbe di che preoccuparsi. Il fatto è che questo contesto economico perennemente turbolento sta iniziando a fiaccare la capacità di resilienza delle famiglie: lo si scorge negli sguardi spenti che si incontrano per strada, nei volti tirati, nella scarsa voglia di sorridere dei più. Combattere con il pugno di ferro la speculazione selvaggia, in questo scenario, deve diventare, da parte della nostra classe politica, un imperativo categorico. Noi, nel rispetto della tradizione cristiano-sociale del nostro giornale, non faremo mai mancare, in tal senso, il nostro pungolo. Non è una promessa, è un giuramento.