Calcio Monza, continua, ben visibile e nemmeno così criptica, la contestazione della Curva Davide Pieri nei confronti della società. Nell’ultimo fine settimana sono comparsi altri tre striscioni. Il primo è tutto a tema mercato: “Prendiamo milioni per Falchetti e Mengoni e diamo l’avallo per Sella e Cavallo. W la Longobarda”. Il richiamo più che evidente è alle vicende del film L’allenatore nel pallone, quando il povero Lino Banfi veniva fregato dal presidente della sua squadra che nella sessione estiva cedeva i pezzi migliori della rosa per sostituirli con vecchi bacucchi e gente senz’ambizione.

Calcio Monza, la protesta della curva: “Siamo su Scherzi a parte”
Obiettivo dichiarato? La retrocessione. Un’analogia fin troppo facile da accostare al mercato del Monza, che ha racimolato una ventina di milioni tra Djuric, Pablo Marì, Maldini e Bondo, risparmiando anche qualcosina sugli ingaggi, andando a prendere in cambio emeriti sconosciuti dal valore tutto da scoprire (Lekovic, Brorsson, Ganvoula), giovani in prestito dalle grandi (Palacios, Zeroli, Urbanski) e qualche talento in cerca di rilancio (Castrovilli, Akpa Akpro, Keita Balde). Il secondo striscione è stato sullo stile di vita ultras, sempre per la maglia, mai per il singolo. Il terzo invece ancora più eloquente: “Siamo su Scherzi a parte”. Popolare trasmissione Mediaset, locuzione utilizzata non proprio con autoironia.
Calcio Monza, in curva anche un volantino: “Ma continueremo a sostenere i nostri colori”
Non solo gli striscioni, ma in curva è circolato anche un volantino: «Non ci resta che prendere atto di quello che sarà il finale di stagione del nostro Monza e viverlo nell’unico modo possibile: divertirci e farci scudo con la goliardia. Sosterremo fino alla fine i nostri colori; il messaggio che deve passare è uno, chiaro e semplice: tiferemo per noi e per la nostra storia al di là di quello che dirà il campo». E poi: «Speriamo di aver toccato il fondo perché un momento peggiore di così – dal punto di vista del campo – è davvero difficile immaginarlo. Ora possiamo contare sulle prestazioni di Keita Balde. Sulle reti Fininvest, a Verissimo, ha già timbrato il cartellino. Ora magari lo faccia segnando delle reti, non per Fininvest, ma quando mento per amor proprio».