APAC Daily Digest – 26 luglio 2022; cosa sta succedendo nei mercati e cosa considerare prossimamente

I mercati si stanno preparando alla riunione della Federal Reserve in questa ultima settimana di trading cruciale di luglio, che aiuterà Wall Street a definire le previsioni per il resto dell’anno. Analizziamo ciò che è accaduto nei mercati overnight e discutiamo la situazione attuale.


I membri del consiglio di amministrazione hanno deciso di monitorare attentamente gli effetti dei movimenti dei mercati finanziari e valutari sull’economia e sui prezzi, sottolineando la necessità di una politica facile.


La coppia USD/JPY si è mantenuta abbastanza stabile lunedì, ma la pubblicazione dei verbali della Bank of Japan di questa mattina ha causato una modesta pressione negativa.


Numerosi membri hanno discusso il valore degli aumenti salariali nel raggiungimento degli obiettivi di prezzo, il che potrebbe aumentare la probabilità che la BOJ cambi la sua politica.


Secondo il direttore del FMI, la prognosi per l’economia mondiale si è “notevolmente oscurata” di recente ed è sempre più probabile che si verifichi una recessione entro il prossimo anno. Nel suo prossimo rapporto, atteso per oggi, il FMI prevede di abbassare “significativamente” le previsioni sul PIL mondiale.


Nel frattempo, il rialzo dell’8,3% dell’S&P500 dal suo fondo sarà convalidato dai prossimi risultati aziendali di Apple, Alphabet e Microsoft, o la pressione di vendita riprenderà se i risultati saranno inferiori alle aspettative.


Lunedì la valuta statunitense è scesa e le preoccupazioni per l’offerta hanno portato a un modesto aumento dei prezzi del petrolio. Mentre i futures del Brent sono saliti a oltre $104, quelli del WTI sono rimasti intorno ai $96/barile.


Le difficoltà politiche continuano a limitare l’ottimismo. La National Oil Corporation libica sperava di riprendere la produzione a 1,2 milioni di barili al giorno (BPD) in due settimane da una media di 860.000 BPD.


Anche le ansie per la distruzione della domanda continuano ad essere sostenute dalle previsioni di una stretta più aggressiva da parte della Fed, che limita i prezzi del petrolio e causa il lieve calo di questa mattina.

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