Se l’assessora è part time, mamma a tempo pieno… Ma solo in Consiglio

Dopo mesi di assenza Carolina Minotti è apparsa in un video durante l'assise comunaler rivendicando il suo diritto di essere madre contro le critiche mosse per le sue assenze. E poi quella frase infelice...
Foto presa da Facebook

Altro che assessora alla Cultura: Carolina Minotti è ormai la madre simbolica della politica moderna. Martedì sera 29 luglio è apparsa in aula consiliare in versione maxischermo, con tanto di voce fuori campo, come nelle migliori serie Netflix. Ma niente thriller, solo un monologo autoassolutorio con punte di epica politica. Minotti ha spiegato che la maternità le ha impedito di partecipare ai Consigli comunali serali. La stessa maternità, come per miracolo, non le ha impedito di presenziare a cene di partito, appuntamenti elettorali e occasioni social di varia natura. Sostiene l’opposizione. La sera è faticosa solo quando si vota in Consiglio. Pare. Per tutto il resto c’è la babysitter. Forse? Nel suo intervento fiume ha rivendicato con orgoglio di essere mamma (e ci mancherebbe) e ha fatto sapere che già una settimana dopo il parto partecipava alle giunte in videoconferenza. Praticamente Wonder Woman con delega alla Cultura e al multitasking. Ma attenzione: chi osa avanzare una critica, non è un avversario politico, è un insensibile attaccabrighe che odia i bambini, le madri e probabilmente anche cani, gatti ed affini. Le assenze in aula? “Motivate”, dice Forza Italia, alzando scudi più alti delle mura di Troia. Dicono che lavora tanto, che il suo programma è minuzioso, che non ha mai delegato.
E allora perché tutta questa indignazione? Perché, forse, non è il lavoro il problema, ma la comoda narrazione. La maternità è sacra, ma usarla come scudo per sottrarsi al confronto istituzionale è un’altra storia. Se una consigliera è in giro con la carrozzina, nessuno la critica per quello. Ma se non si presenta in aula, e intanto trova il tempo per le passerelle di partito, le domande sono legittime.Il rispetto si misura in presenza, non in storytelling. In fondo, la Minotti non è malata né agli arresti domiciliari, come lei stessa ha detto. È solo un’assessore politicamente intoccabile. Soprattutto se si ha il marito segretario provinciale di Forza Italia…