Monza, su Israele e Palestina la tregua in aula salta: niente unanimità

I politici monzesi rimangono divisi sull’opportunità che l’Italia riconosca lo Stato di Palestina.
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I politici monzesi rimangono divisi sull’opportunità che l’Italia riconosca lo Stato di Palestina: il rinvio di qualche giorno della discussione della mozione presentata dalla democratica Donatella Paciello non è stato sufficiente a mettere d’accordo l’aula su un testo elaborato a luglio e che, hanno fatto notare parecchi esponenti del centrodestra, rischia di essere superato in diversi passaggi dal cessate il fuoco a Gaza e dalla liberazione degli ostaggi da parte di Hamas.
Ogni possibilità di intesa è saltata dopo che l’esponente del Pd, senza confrontarsi con le minoranze, ha inserito la sollecitazione alla giunta a valutare la possibilità di affidare «appalti etici» che prevedano l’attribuzione di premialità per la responsabilità sociale delle imprese, la presentazione di certificazioni internazionali relative al rispetto dei diritti umani e l’introduzione di penali per le aziende che li dovessero violare.

Monza, su Israele e Palestina la tregua in aula salta: la Lega

«Ci sentiamo presi in giro – ha commentato il leghista Simone Villaavete buttato l’occasione» di approvare un testo che contenesse solo i punti condivisi per la volontà di «piantare una bandierina».
Al termine di un dibattito piuttosto lungo il centrodestra non ha partecipato alla votazione e il documento ha incassato 19 voti a favore e l’astensione di Tullio Parrella di Azione che, ha spiegato, ha condiviso lo spirito ma non i modi con cui è stato costruito.