È già braccio di ferro sulla presidenza della Lombardia, Romeo: «Sarà un candidato della Lega»

Le elezioni per la Regione Lombardia saranno nel 2028 ma il braccio di ferro per il candidato è già iniziato. E il monzese Romeo dice: «Sarà della Lega».
Regione Lombardia Palazzo Lombardia
Regione Lombardia Palazzo Lombardia

Esiste un patto che, dopo l’ufficializzazione di un candidato della Lega per la corsa alla guida della Regione Veneto, consegnerebbe al partito di Giorgia Meloni la pole position per la corsa in Lombardia nel 2028? Secondo le fonti d’agenzia sarebbe stato messo sul tavolo nella riunione che ha sbloccato il braccio di ferro della Lega per avere un proprio candidato nella successione a Luca Zaia, individuato in Alberto Stefani segretario della Liga Veneta. Ma l’apertura non sarebbe piaciuta nel Carroccio con un fronte che non concorda con Matteo Salvini.

È già braccio di ferro sulla presidenza della Lombardia, le parole di Salvini

Il candidato presidente in Lombardia non è legato al Veneto – ha detto mercoledì il ministro delle Infrastrutture – Sarà annunciato al momento opportuno, riconoscendo il diritto di individuare il candidato presidente, da scegliere con la coalizione, al partito con il più recente maggior peso elettorale in Lombardia precedente le elezioni“.

Massimiliano Romeo
Massimiliano Romeo

È già braccio di ferro sulla presidenza della Lombardia, la posizione di Massimiliano Romeo

La risposta è arrivata a stretto giro dal senatore monzese Massimiliano Romeo.

Quando arriverà il 2028 sceglieremo insieme il candidato migliore. Ma lo ripeto, sarà un candidato della Lega“, ha detto perplesso il capogruppo leghista al Senato in un’intervista a Brescia Oggi.

Veneto e Lombardia sono due realtà diverse. Non sono due pedine da muovere sullo stesso tavolo. Questo è un ragionamento sbagliato nel metodo e nel merito“. E spiega: la Lombardia “è dove è nata la Lega, se dovessimo perdere la guida della Regione, la Lega rischierebbe di perdersi. Non è una questione di voti, ma di radici. La Lombardia per la Lega è simbolo di radicamento profondo”. “Sa bene che la Lega è un alleato fondamentale – ha continuato riferendosi a Giorgia Meloni – se vuole rafforzare la sua maggioranza deve tenerne conto, non può permettersi di indebolire un alleato. La Lombardia vale di più di qualche ministero romano. Chiediamo che venga rispettato ciò che è nostro. Se la Lombardia funziona, va confermata la Lega. Punto“.

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