Desio, il Pd: «Sul lavoro a livello locale si fa troppo poco»

Intervista a Jenny Arienti, esponente della Segreteria desiana con delega ai rapporti col Pd sovralocale, esponente della Segreteria provinciale con delega a Lavoro e Attività produttive

Come va il lavoro nell’ex terra della “disoccupazione zero” come era un tempo la Brianza? Il Partito Democratico non nasconde la sua preoccupazione per le difficoltà crescenti che sono sempre più evidenti anche nella Provincia di Monza, anche a Desio. Instabilità, incertezze, precarietà, impossibilità di trovare un lavoro sul territorio, in particolare per i giovani, che si trasformano in pendolari a Milano, in Lombardia, in Italia, a volte in Europa. Una domanda alla quale cerca di dare una risposta Jenny Arienti, esponente della Segreteria del Partito Democratico di Desio con delega ai rapporti col Pd sovralocale, esponente della Segreteria provinciale con delega al Lavoro e Attività produttive.

Si sente spesso dire che a livello locale si possa fare poco per il lavoro e i lavoratori. Lei è d’accordo con questa affermazione?

«No, nulla di più sbagliato. Spesso si pensa che solo le politiche nazionali possano incidere sul mondo del lavoro, ma un’amministrazione comunale ha il dovere e il potere di agire, soprattutto in chiave preventiva. La situazione economica attuale è instabile e caratterizzata da troppe incertezze: contratti precari, salari bassi e aziende che chiudono. A pagarne il prezzo sono i cittadini, che soffrono la mancanza di opportunità».

Qual è la situazione del mondo del lavoro nella nostra provincia e nella nostra città?

«I dati sono preoccupanti. Diverse realtà industriali, produttive e commerciali sono in crisi, e molti nostri concittadini si trovano senza lavoro o faticano a trovarne uno. Il diritto al lavoro, sancito dalla Costituzione, viene spesso sminuito nella sua dignità e nel suo valore. È una situazione che non possiamo ignorare».

Cosa può fare concretamente un’amministrazione comunale per affrontare questa crisi?

«Un’amministrazione comunale non può modificare le leggi nazionali, ma può investire in politiche del lavoro efficaci. Purtroppo, la precedente amministrazione non ha destinato risorse a questa priorità. Noi, invece, crediamo nell’importanza di impiegare fondi per favorire la crescita economica e l’occupazione, elementi chiave per il benessere della comunità».

Quali sono le vostre proposte per sostenere l’occupazione?

«Ci sono diversi interventi che riteniamo fondamentali. In particolare: Promuovere rapporti con le aziende del territorio per agevolare le assunzioni, soprattutto dei giovani. Sostenere l’autoimprenditorialità e la valorizzazione delle professionalità. Avviare azioni di orientamento per disoccupati e inoccupati, affinché possano inserirsi più facilmente nel mondo del lavoro. Un altro tema centrale è la sicurezza sul lavoro».

Qual è la vostra posizione su questo fronte?

«Non possiamo più accettare che la sicurezza sul lavoro resti solo sulla carta. È inaccettabile che, ancora oggi, si verifichino infortuni gravi, come l’ultimo incidente che ha coinvolto un operaio nella nostra città. Garantire la sicurezza è un diritto fondamentale, e noi stiamo portando avanti diverse iniziative a livello provinciale per affrontare il problema in modo concreto».

In che modo intendete incidere sul tema della sicurezza?

«Stiamo lavorando a un documento politico sulla sicurezza sul lavoro da sottoporre ai livelli regionali e nazionali. Questo documento sarà il risultato di un percorso condiviso e verrà presentato in un evento dedicato agli stati generali sulla sicurezza. Vogliamo che il tema venga affrontato con serietà e con misure concrete, non con semplici slogan».

Qual è, in sintesi, la vostra visione sul lavoro e il ruolo della politica?

«Crediamo che la politica non debba occuparsi solo di campagne elettorali, ma debba essere concreta e coraggiosa. Il lavoro è una questione centrale per il benessere dei cittadini e deve essere una priorità per chi amministra. Non ci accontentiamo di dire che “non si può fare nulla”: vogliamo agire per creare opportunità e garantire diritti».