Manifestazione (con 8 ore di sciopero) davanti alla sede della Prefettura di Monza e Brianza, martedì 15 luglio, “per portare al Prefetto, esponente sul territorio del Governo, le istanze e la situazione grave che si è costituita in questi mesi per quanto riguarda il sito di Agrate“. Si parla del Piano industriale ST Microelectronics che secondo i sindacati metterebbe a rischio posti di lavoro e produzione del sito brianzolo. “Oggi è un’altra importante giornata di lotta per le lavoratrici e i lavoratori di ST Microelectronics di Agrate Brianza – ha detto Enrico Vacca, segretario generale FIM CISL Monza Brianza Lecco all’apertura del presidio – Otto ore di sciopero con presidio alla Prefettura di Monza per portare al Prefetto, esponente sul territorio del Governo, le istanze e la situazione grave che si è costituita in questi mesi per quanto riguarda il sito di Agrate”.

St Microelectronics di Agrate, per i sindacati Piano industriale “inaccettabile”
Vacca ha ricordato che “dopo mesi di richieste” il sindacato ha ottenuto “la convocazione al Ministero dell’Insutria per il prossimo 28 di luglio”. “Ora diventa fondamentale – ha aggiunto – che a quel tavolo si cominci a discutere del piano industriale che come organizzazioni sindacali, unitariamente, abbiamo respinto in queste settimane e in questi mesi insieme alle lavoratrici e ai lavoratori”.
Un Piano che prevederebbe “oltre mille esuberi“ dice il segretario Fim Cisl: “un elemento assolutamente inaccettabile e altrettanto inaccettabile è la carenza di investimenti strutturali previsti nel piano 2025-2027 per quanto riguarda il sito di Agrate. Accettare la realizzazione di quel piano secondo quelle che sono le sue linee guida significherebbe accettare in primis una gravissima perdita occupazionale in un settore assolutamente strategico come quello della microelettronica e soprattutto, in previsione futura, il ridimensionamento del sito”.
St Microelectronics di Agrate, presidio a Monza per sollecitare il Governo
Il presidio ha avuto quindi l’obiettivo di far prendere atto al prefetto della situazione e di trasferirla al Governo, hanno spiegato i sindacati: “in modo tale che all’incontro del 28 luglio si possa finalmente cominciare a scendere nei particolari di questo piano industriale che come ripetiamo mai da mesi per quanto riguarda il sito di Agrate è totalmente inaccettabile e va rivisto da cima a fondo”. Al presidio è intervenuto anche Mirco Scaccabarozzi, segretario generale CISL Monza Brianza Lecco.