Sciopero sostenuto da Cisl e Cgil e presidio per i dipendenti Amazon nella sede di Burago di Molgora dove 150 driver, mantenendo il distanziamento, si sono radunati nella mattinata di lunedì 22 marzo per protestare contro le condizioni di lavoro e contro la rottura delle trattative con Assoespressi. All’agitazione hanno partecipato i lavoratori di tutta la filiera.
«La partecipazione a Burago è stata al 99% – dice Sara Tripodi della Filt Cgil Monza Brianza – sono usciti pochissimi furgoni, hanno partecipato anche lavoratori con il contratto a termine».
Uno dei temi sul tappeto sono le condizioni di lavoro dei corrieri che devono consegnare 200 pacchi al giorno con una media di neanche tre minuti per ogni consegna.

«In Amazon – dice Mariangela Marseglia, country manager di Amazon.it e Amazon.es in una lettera rivolta ai clienti – rispettiamo il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria posizione e voglio ringraziare personalmente i colleghi e i dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna che ogni giorno lavorano per assicurare che possiate ricevere i vostri ordini. L’emergenza sanitaria tutt’ora in corso ha avuto un grande impatto sulla vita di tutti noi. Prendiamo molto sul serio il nostro compito di continuare a fornirvi un servizio utile, così come quello di proteggere la salute e la sicurezza di tutto il nostro personale, permettendovi di acquistare e ricevere i prodotti di cui avete bisogno restando a casa il più possibile».
«I fatti – continua – sono che noi mettiamo al primo posto i nostri dipendenti e quelli dei fornitori terzi offrendo loro un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo, con salari competitivi tra i più alti del settore, benefit e ottime opportunità di crescita professionale. Usiamo le più avanzate tecnologie e le mettiamo al servizio dei nostri lavoratori e fornitori per migliorare la sicurezza sul lavoro e semplificarlo».
I fatti per i lavoratori sono, invece, anche i 200 pacchi da consegnare ogni giorno con controlli e richiami in caso di ritardi e una vita lavorativa sempre di corsa per rispettare tempi calcolati al secondo.