Torna il Salone del mobile, torna in presenza a pieno regime (saltata l’edizione del 2020, nel 2021 il Supersalone è stato un’ edizione molto ridotta, giusto per “segnare il territorio”) e torna in via eccezionale con tutti i suoi saloni collaterali.
La sessantesima edizione celebrerà l’anniversario alla grande dal 7 al 12 giugno nei padiglioni di Rho Fiera (apertura agli operatori dalle 9.30 alle 18.30, sabato e domenica anche al pubblico). Su 200mila metri quadrati di padiglioni saranno 2.083 gli espositori (un quarto stranieri).
Sette le manifestazioni che si svolgeranno in contemporanea: il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e Workplace3.0 – suddivisi nelle tipologie stilistiche Classico, Design e xLux –, le biennali EuroCucina e il suo evento collaterale FTK (Technology for the kitchen) – il Salone Internazionale del Bagno. Ritorna S.Project che si propone come uno spazio trasversale dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni. Non mancherà il SaloneSatellite con i suoi talenti under 35.
Tema di quest’anno “Progettare la sostenibilità, celebrare la bellezza”. «Le aziende dell’arredo già da tempo investono nella sostenibilità -ha detto Maria Porro, presidente del Salone- ora la sfida è ancora più complessa. Il Salone vuole essere un acceleratore dei processi in atto».
All’architetto Mario Cucinella è stato affidato il compito di creare una installazione di 1400 mq i cui elementi (bar, sala meeting, aula, biblioteca, auditorium, laboratorio) una volta smontati torneranno in luoghi diversi a continuare la loro funzione.
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo: ha fatto il punto della situazione del settore in Italia: «Nel 2021 abbiamo avuto risultati eccezionali. Oltre 41 miliardi di fatturato (+14,3% sul 2019), export + 7,1%, mercato Italia + 18,5%. Già nel 2021 abbiamo registrato tensioni sul caro materie prime e sul costo energia. Ora la situazione ucraina genera nuova preoccupazione. Da Ucraina, Russia e Bielorussia importiamo circa il 5,3% di tronchi, pannelli e segati. Il peso della Russia sull’export della filiera legno-arredo è pari a 410 milioni di euro (dati aggiornati a novembre 2021) che nel 2019 era di 435, registrando quindi una diminuzione. Il valore del Salone è riaffermare una leadership nel mondo costruita in sessant’anni di impegno delle aziende e degli operatori e dare la possibilità alle aziende di trovare mercati alternativi a Russia e Ucraina, per ora chiusi»