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Regione Lombardia contro i tagli Vimercate, uno scudo per Alcatel

Un voto importante quello ottenuto martedì da parte del Consiglio Regionale della Lombardia in merito a una mozione urgente sulla crisi occupazionale di Alcatel-Lucent. Un documento che è stato appoggiato da gran parte dei gruppi consiliari.
La sede Alcatel di Vimercate
La sede Alcatel di Vimercate Foto Spinolo

Un voto importante quello ottenuto martedì da parte del Consiglio Regionale della Lombardia in merito a una mozione urgente sulla crisi occupazionale di Alcatel-Lucent.

La mozione, presentata da Enrico Brambilla del PD (primo firmatario della mozione) e dal Patto civico e sostenuta all’unanimità da Pdl,Lega Nord, Maroni Presidente, Fratelli d’Italia e Movimento 5 stelle, chiede un impegno da parte della giunta regionale presso il Ministero dello sviluppo economico per salvaguardare in Italia la ricerca e lo sviluppo nel settore delle telecomunicazioni. La richiesta è anche quella di sostenere interventi di politica industriale mirati a trattenere la fuga delle imprese del settore telecomunicazioni dall’Italia e dalla Lombardia.

L’azienda, una delle ultime importanti presenze nel settore delle comunicazioni in Lombardia, ha annunciato che dei 586 tagli proposti 400 riguarderebbero proprio gli occupati nello storico polo di Vimercate.

In merito a questo voto favorevole il consigliere democratico Enrico Brambilla ha sottolineato come “Alcatel-Lucent è una delle ultime presenze di un settore, un tempo florido, rimasta sul nostro territorio, pertanto va scongiurata la chiusura della sede lombarda” e sostenendo che “si deve mettere in campo una seria politica industriale”.

Umberto Ambrosoli di Patto Civico ha espresso la sua vicinanza e solidarietà ai 400 lavoratori interessati dai tagli occupazionali, affermando che “ queste multinazionali non se ne vanno per le troppe tasse, ma per la mancanza di una visione generale sullo sviluppo e sull’innovazione”.