Manifatturiero che si conferma vitale per il territorio lombardo, con 86.379 imprese attive e una previsione di ben 61.650 assunzioni nel trimestre nov.’23-gen.’24. Si tratta di uno degli spunti emersi durante l’evento inaugurale di MECSPE Bari, la fiera di riferimento per l’industria manifatturiera organizzata da Senaf e in programma fino al 25 novembre alla Nuova Fiera del Levante di Bari con 500 aziende in esposizione. In generale, i dati sull’industria manifatturiera nel 2023 mostrano un comparto a più velocità, con i settori legati alla transizione digitale ed energetica solidi e capaci più di tutti di reagire ai momenti di difficoltà, come l’automotive, l’elettronica, l’elettrotecnica e la meccanica.
Inoltre, sebbene in Lombardia, sempre secondo quanto emerso a Bari, “il tasso di crescita sia più lento e ci siano alcune difficoltà da superare”, ben “il 65% degli imprenditori ritengono il proprio portafoglio ordini in linea con gli obiettivi dell’azienda”. Nono solo, anche il fatturato a fine 2023: “rimarrà stabile o in crescita per quasi due terzi del campione e la maggior parte delle imprese guarda al futuro con un percorso di crescita nei prossimi due anni(72%), soprattutto dimensionale”.
Manifatturiero lombardo: il timore maggiore è la difficoltà a reperire risorse umane
In crescita poi gli investimenti: “verso un modello d’industria sempre più sostenibile e innovativo, adatto ai giovani e con le persone al centro”. Le sfide per il futuro, “Insieme alla digitalizzazione e alla sostenibilità”, saranno “la capacità di attirare le nuove generazioni” e “la necessità di fare “rete” per rendere le imprese più competitive a livello internazionale”.
Cosa temono invece gli imprenditori lombardi? Secondo l’Osservatorio MECSPE sull’industria manifatturiera: “nel II quadrimestre 2023, ben il 54% delle aziende ha indicato come maggiore ostacolo la difficoltà a reperire le risorse umane. Elemento che è anche uno dei maggiori fattori di preoccupazione per il futuro insieme ai tassi interesse e ai costi dell’energia”, anche se “fa meno paura rispetto allo scorso quadrimestre”.
Manifatturiero lombardo: margini di miglioramento su digitalizzazione e sostenibilità
Sul fronte della digitalizzazione e della sostenibilità tra il manifatturiero lombardo “ci sono ancora dei margini di miglioramento”. Parlando di sostenibilità cresce anche nelle PMI “il livello di conoscenza dei temi ESG (Ambientali, Sociali e di Governance), che arriva al 55% dei rispondenti (24 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno)”, tuttavia, a oggi, “solo poco più di tre aziende su dieci ritengono la propria attività totalmente sostenibile, il 57% mediamente e l’11% per nulla”. Quanto alla digitalizzazione, “quasi 7 imprenditori su 10 dichiarano di aver avuto una crescita digitale da media ad alta“, e hanno intenzione di introdurre sicurezza informatica e diagnostica predittiva dato che oltre 3 imprese su 10 hanno subito almeno un cyber attacco.
Per accelerare il percorso di trasformazione digitale, però, servono risorse qualificate e soprattutto formazione. Su questo, “per il 44% degli imprenditori lombardi le competenze del personale attuali sono totalmente in linea con le necessità dell’azienda”. Molte imprese hanno fatto corsi di aggiornamento per il personale presente (57%), ricercando risorse già formate (28%), e puntando sui giovani stringendo accordi con ITS, IFTS e Università (22%).