Il pranzo di Natale è meglio a casa La Brianza è tra le province più care

Il pranzo di Natale in tempo di crisi: si evita il ristorante e si preferisce sempre di più apparecchiare la tavola a casa. Questo però non significa che non si spenda, anzi. E Monza si piazza in vetta alle classifiche.
Natale, il pranzo resiste alla crisi
Natale, il pranzo resiste alla crisi VR

Il pranzo di Natale in tempo di crisi: si evita il ristorante e si preferisce sempre di più apparecchiare la tavola a casa. Questo però non significa che non si spenda, anzi. Complessivamente per il menù di Natale i lombardi che non usciranno ma, rispettando la tradizione, pranzeranno a casa in famiglia spenderanno 110 milioni di euro. E Monza si piazza in vetta alle classifiche. Per una ipotetica tavola composta da otto persone, con un menu tradizionale tipico del periodo il budget medio è di circa 100 euro, per portare in tavola antipasto (crostini al salmone e affettati), ravioli con ripieno di carne fatti in casa, arrosto con contorno di verdure, e, per finire, dopo la frutta, l’immancabile fetta di panettone accompagnata dal bicchiere di spumante.

Andando a vedere i dati di ogni singola provincia lombarda, Lo stesso menu natalizio è più economico a Como (90,7 euro) e a Bergamo (92 euro); ha un budget più alto a Milano (115 euro), Monza (108,3 euro) e Varese (107,6 euro). Emerge da un stima e dalla Rilevazione dei prezzi di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza e in Lombardia – Focus Natale 2013 realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza. Nel dettaglio, i monzesi spenderanno più di tutti gli altri lombardi per il dolce e lo spumante (21,9 euro contro una media di 18,4), mentre per le bevande spenderanno meno soltanto di chi vive a Varese (11,7 contro 12,6).

Secondo una ricerca Fipe-Confcommercio sulle abitudini degli italiani il 96% degli italiani trascorrerà il Natale, come lo scorso anno, soprattutto a casa con parenti e amici. In viaggio in Italia solo il 6,2% e all’estero il 2,6%. Il 14,4% invece andrà al ristorante (a preferirlo il 33% delle donne), magari in uno dove si è già stati per una spesa media di 57 euro. In aumento chi lavora a Natale.