I sindacati e la Provincia vogliono aprire un tavolo di confronto per i 39 licenziamenti della Sk Hynix di Agrate

I lavoratori della Sk Hynix in presidio fuori dalla sede della Provincia durante l'incontro tra Santambrogio e i sindacati.

Incontro in Provincia con Filcams Cgil per discutere il destino dei 39 lavoratori licenziati dalla società Sk Hynix con sede ad Agrate.

I sindacati e la Provincia “Servono tempi celeri”

“Abbiamo rappresentato alle istituzioni la preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori e della nostra stessa organizzazione sindacale e richiesto l’attivazione di un tavolo istituzionale per tutelare il lavoro e la ricerca in Brianza – ha affermato martedì pomeriggio 18 aprile Matteo Moretti della Cgil -.. Abbiamo registrato la disponibilità a lavorare in sinergia da parte del sindaco, del presidente della provincia e anche da parte dello staff di regione Lombardia presente all’incontro: è partito, dunque, l’impegno istituzionale a seguire la vertenza e per lavorare tutti insieme alla migliore soluzione della vicenda. Dal canto nostro abbiamo ribadito la necessità di agire in tempi celeri”. La Sk Hynix Italy srl, una società coreana leader nei semiconduttori presente ad Agrate Brianza con un centro di ricerca e sviluppo, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per tutti i lavoratori comunicando la messa in liquidazione e la chiusura. I dipendenti hanno fatto anche un presidio in via Grigna fuori dalla sede provinciale.

I sindacati e la Provincia con l’impegno delle istituzioni

Mentre dalla Provincia, dove erano presenti il presidente Luca Santambrogio e il sindaco Simone Sironi, hanno fatto sapere che in una nota che “si attiveranno per favorire il dialogo fra i lavoratori a rischio di licenziamento e i rappresentanti italiani dell’azienda. Si avvierà parallelamente la ricerca di soluzioni di tutela dell’occupazione dei lavoratori e per il mantenimento delle elevate professionalità in Brianza, anche attraverso il coinvolgimento diretto di altre realtà di rilievo attive nel settore”. Inoltre le parti istituzionali hanno rilevato come, dopo anni di grande espansione “giungono alcuni segnali dal comparto della microelettronica che devono essere attentamente monitorati. Questo non solo per i potenziali impatti occupazionali in Brianza, ma anche per la strategicità del settore a livello nazionale e internazionale”.