“Porre un freno alla spregiudicatezza di Amazon e degli altri giganti dell’e-commerce”: così chiedono decine e decine di giovani under 35 della Lega al governo con una lettera in cui scrivono che “è inaccettabile e vergognoso che mentre ai nostri commercianti viene negato il diritto di lavorare, Besoz e compagnia si arricchiscano sulla pelle dei negozi più piccoli. Fra l’altro, senza sborsare il becco di un quattrino in tasse”.
Le parole sono di Matteo Lando, coordinatore provinciale della Lega Giovani di Monza e Brianza, tra i 150 firmatari insieme ad Alessandro Verri, coordinatore regionale della Lega Giovani Lombardia e Laura Capra, consigliere provinciale di Monza e responsabile enti locali del movimento giovanile del Carroccio lombardo.
“Le misure restrittive, decise per contrastare il diffondersi del coronavirus, hanno messo in ginocchio molte attività produttive e c’è la concreta possibilità che centinaia di migliaia di posti di lavoro spariscano per sempre – hanno scritto al presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e al ministro allo sviluppo economico, Stefano Patuanelli – . Con l’approssimarsi del periodo natalizio inoltre la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente, considerando come le vendite di Natale costituiscano in certi casi il 40% del fatturato annuo di una miriade di esercizi commerciali locali. Ma mentre i nostri commercianti soffrono, rischiando di non riaprire mai più le loro saracinesche, c’è chi invece da questa tremenda situazione sta traendo immenso profitto. Parliamo dei colossi dell’e-commerce, come Amazon”.
I giovani della Lega fanno riferimento alla mobilitazione scattata in Francia nelle scorse settimane, una petizione online che ha visto protagonista tra gli altri il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, con hashtag #NoelsansAmazon (NatalesenzaAmazon). Amazon ha poi accettato di posticipare in Francia il black friday, la settimana di sconti sulla piattaforma, di una settimana: cioè dopo la riapertura prevista delle attività commerciali, che potrebbe scattare il 27 novembre (Amazon è disponibile ad aprire gli sconti il 4 dicembre).
“La richiesta che avanziamo quindi è che il Governo agisca nella direzione di porre un freno e adeguate limitazioni allo strapotere dei colossi dell’e-commerce online, magari prendendo esempio anche dalle recenti”.