Un’azienda fallita, 140 persone senza lavoro. Una storia come tante, purtroppo, di questi tempi, ma che stavolta riguarda i dipendenti di Angelina Group, società fino alla fine del mese scorso attiva nel settore della ristorazione con sede a Lissone in via San Rocco e altri esercizi a Muggiò, Bresso, Cislago e Caronno Pertusella.
Il Tribunale di Monza l’ha dichiarata fallita il 30 ottobre scorso, anche se poi la pubblicazione della sentenza è avvenuta il 6 novembre. Lo ha fatto su istanza presentata dalla Procura della Repubblica che ha già raccolto elementi che riguardano l’impresa esercitando il diritto che la legge riconoscere ai pm di farsi essi stessi promotori di un ricorso per il fallimento di una società.
La chiusura ha lasciato senza occupazione quasi 140 persone: 60 di loro avevano un contratto a tempo determinato in scadenza proprio alla fine di ottobre, termine coinciso con il momento in cui i giudici della sezione fallimentare si sono pronunciati. Altri 60 dovevano lavorare fino alla fine dell’anno, sempre con un contratto, appunto, a tempo. Solo 14 persone, infatti, risultano avere un contratto a tempo indeterminato. Numeri che evidenziano una situazione anomala: quella secondo la quale il numero degli assunti “a tempo” era di gran lunga superiore a quello di chi poteva vantare un posto fisso nella struttura.
«Ora stiamo aiutando i lavoratori che dovranno insinuarsi nel fallimento per cercare di recuperare le ultime mensilità», spiega Matteo Moretti della Filcams Cgil Monza Brianza, che sta seguendo le persone che stanno subendo gli effetti del “crac”, che dal 6 novembre si sono ritrovati i ristoranti chiusi.
Il Tribunale nel frattempo ha nominato come curatore fallimentare Pino Sorrentino. Il disavanzo della società non è ancora stato quantificato ma sarebbe comunque consistente. L’udienza per la verifica dello stato passivo è stata fissata per il 3 marzo dell’anno prossimo. Intanto si starebbe valutando la possibilità di un affitto di ramo d’azienda per riattivare i ristoranti. Nei mesi scorsi Angelina Group aveva presentato una richiesta di concordato con riserva di cui i giudici monzesi avevano preso atto il 9 luglio scorso. Ora però la situazione è precipitata.
(* notizia modificata: specificato “in Brianza” nel titolo)