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Esuberi Micron, furia sindacale «Questo è un atto di pirateria»

Fim Cils e Fiom Cgil Monza hanno duramente criticato la multinazionale Micron che il 21 gennaio ha dato inizio alla procedura di mobilità per 223 dipendenti di Agrate: «Un comportamento del genere è un vero e proprio atto di pirateria».
Alcuni dei dipendenti Micron di Agrate Brianza durante una manifestazione
Alcuni dei dipendenti Micron di Agrate Brianza durante una manifestazione Michele Boni

«È un vero e proprio atto di pirateria il comportamento della multinazionale che acquista una sua competitrice, la spoglia dei brevetti e del portafoglio clienti e dismette tutto in soli tre anni, scaricando sulle spalle dei lavoratori e del.la comunità, il peso di queste scelte scellerate».

È durissima la reazione di Fim Cisl e Fiom Cgil di Monza e Brianza all’indomani della decisione di Micro Semiconductor di tagliare 223 dipendenti di Agrate attraverso la mobilità che a livello nazionale interessa 420 persone. La decisione è stata resa nota dall’azienda nel corso dell’incontro al Ministero dello Sviluppo economico nella giornata di lunedì 20 gennaio 2014. La direzione, anzi, ha annunciato per il 21 gennaio la data di inizio della procedura di mobilità e ogni tentativo di rinviare la decisione si è rivelato inutile. «La scelta di Micron – osservano i sindacalisti – è ancora più deplorevole visti gli ottimi risultati finanziari che questa ha già realizzato nel 2013 grazie alle eccellenze lavorative, da tutelare, che hanno rappresentato il successo della società in Italia e nel mondo»,.