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Crisi Galimberti Euronics, il consigliere Ponti chiede l’intervento della Regione

Il consigliere regionale della Brianza, Gigi Ponti (Pd), nell’ultimo giorno di apertura per i sette negozi della storica catena di negozi di elettrodomestici chiede un’audizione alla Commissione lavoro per la crisi Galimberti Euronics.
LIMBIATE - Il punto vendita di Limbiate
LIMBIATE – Il punto vendita di Limbiate Marco Mologni

«Subito un’audizione alla Commissione lavoro per la crisi Galimberti Euronics». A chiederla è stato il consigliere regionale della Brianza, Gigi Ponti (Pd), nell’ultimo giorno di apertura per i sette negozi della storica catena di negozi di elettrodomestici. Ponti, per molti anni sindaco di Cesano Maderno, ha conosciuto bene il fondatore Ilario Galimberti ed è attento in particolare alle conseguenze occupazionali, con 250 posti di lavoro a rischio.

«La situazione economica della Galimberti – spiega – è gravissima. Dopo quasi un anno di amministrazione straordinaria la Sezione fallimentare del Tribunale di Milano ha autorizzato la cessione di tutti i punti vendita, due dei quali si trovano a Limbiate e Seregno, due a Milano e altri tre a Como, Lonato del Garda e Pavia».

Ponti teme che il tentativo di salvataggio avviato nei giorni scorsi possa non avere successo: «Il rischio reale è che non ci siano offerte d’acquisto, il che porterebbe a breve al licenziamento dei 250 lavoratori. Per questo chiediamo siano ascoltati il Commissario straordinario, le organizzazioni sindacali e datoriali e la Provincia di Monza e Brianza. L’urgenza è trovare una soluzione a una vertenza che rischia altrimenti di andare a peggiorare la pesante crisi del settore, già aggravata dalla pandemia, che lascia poche possibilità di ricollocazione in caso di perdita dell’occupazione».

Per riuscire a rilanciare la Galimberti Euronics, uno dei pochi brand di elettronica lombardi, Ponti chiede un intervento diretto della Regione: «Chiediamo alla Regione di fare la sua parte, sia nell’ausilio alla ricerca di nuovi player che nell’attivazione di politiche attive e di ricollocamento. L’obiettivo primario deve essere salvare l’attività, con l’intervento di un nuovo imprenditore e garantire l’intero perimetro occupazionale». La crisi Galimberti Euronics non ha conseguenze occupazionali solo in Brianza: anche a Pavia ci sono state proteste per la chiusura del polo produttivo locale e la perdita di 12 posti di lavoro. Conseguenze occupazionali ci saranno anche a Como e sul Garda.