Troppi iscritti al liceo sportivo di Carate Brianza: fuori la metà degli studenti

Anche per il prossimo anno scolastico, il quarto dalla partenza del Liceo sportivo di Carate Brianza che è anche l’unico statale della Provincia, all’istituto di istruzione superiore Leonardo da Vinci sono arrivate domande di iscrizione per due classi. Ma c’è posto solo per una. La scuola incalza Roma.
Liceo sportivo
Liceo sportivo Bartesaghi Stefano

Anche per il prossimo anno scolastico, il quarto dalla partenza del Liceo sportivo di Carate Brianza che è anche l’unico statale della Provincia, all’istituto di istruzione superiore Leonardo da Vinci sono arrivate domande di iscrizione per due classi. Ma sarà ancora solo una quella che verrà avviata.
Ma l’IIS di via De Gasperi non molla: «Da capofila della rete dei licei sportivi della Lombardia – ha detto la vicepreside Marica Ramponi – abbiamo presentato una nuova istanza a Roma, con la speranza che il ministero cambi idea dal prossimo anno».

La scuola ha fatto ricorso anche questa volta a una graduatoria (i criteri sono basati sui meriti scolastici e non su quelli sportivi) per la scrematura delle candidature. In tutto, per l’anno scolastico 2017/2018, sono arrivate 232 iscrizioni: 60 per il Liceo sportivo (erano state 67 l’anno scorso), 41 per il Liceo delle scienze applicate e 5 per Scienze applicate con potenziamento sportivo. È in questo indirizzo che dirotteranno quindici studenti che non sono riusciti a entrare nell’unica classe dello sportivo, trenta banchi in tutto. «Un percorso di studi differente, anche a livello di contenuti (allo Sportivo non ci sono informatica e disegno e in terza si studia diritto dello sport, nda) – spiega Ramponi – ma che da noi vanta una lunga tradizione».

I confortanti numeri delle iscrizioni permetteranno all’istituto caratese di attestarsi sui livelli degli ultimi anni, con dieci classi prime. Sempre più gettonato l’istituto tecnico: 126 iscrizioni per il prossimo anno, con netta prevalenza per l’indirizzo di meccanica, 117 lo scorso.

«La controtendenza dell’istituto tecnico rispetto al dato nazionale – dice Fornaroli – è molto interessante: molti ragazzi del nostro territorio sono interessati a sviluppare una cultura tecnologicamente avanzata. I buoni risultati dell’alternanza scuola-impresa hanno confermato che lo scenario occupazionale, soprattutto per i nostri meccanici, è confortante. Buoni anche i dati del Liceo delle scienze applicate, che da noi si innesta nella lunga tradizione del Liceo tecnologico, con una didattica orientata alla scienza, alla fisica e alla matematica, e una forte componente di didattica in laboratorio. Speriamo di continuare a proporre ai nostri studenti un’ipotesi culturale significativa, arricchita dall’innovazione tecnologica e dallo sviluppo dell’internazionalizzazione».