Spaccio di droga, minacce e estorsione: i carabinieri della Compagnia di Merate hanno messo fine a un sodalizio criminale composto 4 albanesi (due domiciliati a Monza). Le indagini dell’«Operazione Gorilla» sono scattate il 4 agosto quando i militari di Cremella avevano arrestato nel parcheggio dell’area Cazzaniga a Merate un 19enne residente in Montevecchia che poco prima aveva esploso un colpo di pistola all’indirizzo dei quattro stranieri, arma risultata poi rubata in una casa della provincia dell’Aquila nel 2014.
Le indagini dei carabinieri avevano permesso di accertare che il 19enne da tempo subiva minacce e richieste estorsive di denaro. Il 4 agosto il giovane brianzolo, accortosi della presenza della gang che lo stava cercando, era riuscito a scappare a casa per prendere la pistola, usata poi una volta tornato al parcheggio, prima di essere arrestato. Grazie alle immagini delle telecamere del parcheggio, i militari hanno individuato alcuni componenti della banda composta dai giovani dell’Est, scoprendo un giro di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli albanesi sono stati riconosciuti anche gli autori di un furto in un’abitazione nel Bresciano e di un altro ai danni di due turisti scandinavi che si trovavano in Italia per seguire il Gran Premio di Formula Uno di Monza. Imbattutisi nei due albanesi ai quali avevano chiesto un passaggio per raggiungere l’albergo di Milano ove alloggiavano, venivano derubati del proprio smartphone.
Dei quattro arrestati (due 22enni, un 23enne e un 27enne), l’ultimo ad essere assicurato alla giustizia è stato l’albanese soprannominato «Gorilla» che sottrattosi inizialmente alla cattura poiché si trovava in Albania, è stato fermato la sera dell’11 novembre all’aeroporto di Orio al Serio dai carabinieri del Nucleo operativo di Merate, coadiuvati dalla Polizia doganale.