Un’affluenza superiore alla media nazionale, un risultato in linea con i risultati finali. Tranne cinque Comuni che sono andati contro corrente, tra cui Monza. È la fotografia della provincia di Monza e Brianza dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. In provincia ha votato il 75,43% degli aventi diritto, ha vinto il No con il 54,99% (45,01% per il Sì).

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Una maggioranza maturata nelle vittorie ben definite di Comuni che sono arrivati a toccare anche il 60% di voti contrari alla modifica della Costituzione (o a Matteo Renzi) e in qualche testa a testa.

Nessun dubbio a Bovisio Masciago (57,3%) e Busnago (57,2%), Cogliate (57,98%), Correzzana (58,19%), Desio (59,18%), Giussano (59,59%), Lazzate (59,66%), Misinto (58,39%). Fino al 60% di Cesano Maderno (60,08), Roncello (60,92) e Solaro (60,02).

Testa a testa ad Agrate Brianza (no al 51%), Aicurzio (50,23%, 643 no e 637 sì), Concorezzo (51,46%) o Renate (50,37%, che si traduce in 1.210 no e 1.192 sì).

C’è stato anche chi ha detto sì. È successo a Monza, in cui l’ha spuntata col 50,38% sull’onda anche della partecipata visita di Renzi al Binario 7. Sono stati 34.163 i sì contro i 33.646 no. E poi Burago Molgora, in cui il sì ha vinto col 50,34%, Carnate (52,06%), Vedano al Lambro (50,92%) e anche Vimercate del sindaco Sartini: nel primo comune a Cinque stelle della Brianza c’è stata anche la vittoria più netta per il sì (52,67%).

La media nazionale dell’affluenza, compreso il voto dall’estero, si è attestata sul 65,47%: il 59,11% ha detto No, il 40,89% ha votato sì.