Sarà monsignor Dario Viganò, per parecchi anni sacerdote alla parrocchia di Santo Stefano a Vedano al Lambro, il primo prefetto della nuova Segreteria vaticana per l’informazione. Il dicastero, istituito da papa Francesco in questi giorni per decreto “motu proprio”, integrerà tutti i media vaticani: dalla sala stampa all’Osservatore romano, dal Centro televisivo vaticano agli accessi web come il sito ufficiale della Santa Sede e l’account Twitter di papa Bergoglio.
E poi ancora Radio Vaticana, la Tipografia vaticana, il servizio fotografico e la Libreria editrice vaticana.
Un’operazione imponente e importante, incastonata all’interno della riforma della curia romana che il pontefice sta portando avanti in questi anni. Non una semplice riorganizzazione degli organi di comunicazione vaticana. Il nuovo dicastero, che ha iniziato ufficialmente i lavori lo scorso 29 giugno, sarà equiparato per importanza ai due principali organi di governo della Santa Sede: la Segreteria di Stato e la Segreteria per l’economia.
Un riconoscimento importante per monsignor Viganò, che è stato preside dell’Istituto di pastorale della Lateranense. Da tre anni è direttore del Centro televisivo vaticano, dopo aver ricoperto l’incarico di presidente dell’Ente dello spettacolo e vice direttore dell’Ufficio nazionale delle comunicazioni sociali della Cei. Portano la firma di monsignor Viganò le ultime immagini da pontefice di Benedetto XVI, dopo l’annuncio delle dimissioni e l’elezione del nuovo papa.
A guidare il dicastero ci saranno anche l’argentino don Lucio Ruiz, attuale direttore dell’Ufficio internet, nominato segretario del dicastero e Paolo Nusiner, attuale direttore amministrativo di Avvenire, ora direttore generale del nuovo Ufficio.