Forse Mogol verrà ricordato soprattutto per altro, tra vent’anni, ma intanto c’è la sua firma anche sull’inno della Regione Lombardia commissionato dal Pirellone e presentato il 22 dicembre a Milano. Il testo è di Mogol, appunto, la musica di Mario Lavezzi. L’inno è stato presentato dal presidente Roberto Maroni e del presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo. «È un brano pop, cioè popular – ha detto quest’ultimo – come lo è la musica leggera Il testo racconta perfettamente lo spirito della nostra terra. In Lombardia nessuno è forestiero». Ecco il video per scoprire com’è e, sotto, il testo integrale, per chi proprio volesse cantarla (nel video c’è l’effetto karaoke). Ah, sì: si intitola “Lombardia, Lombardia”, giusto per non lasciare spazio a equivoci.
Questa storia è quella di un bambino
che diceva sempre sì
entusiasta di ogni cosa:
era un mondo che poi finì.
Mi ricordo la città, la mia Milano,
senza odio per nessuno
E la gente silenziosa nella chiesa
a pregare tutti uniti come uno
io da qui non vado via…
Lombardia, Lombardia
grande terra mia…
Terra piana e montana
Gente forte che
è operosa, generosa
senza una bugia
ti dà il cuore
parla poco
ma dice quel che è…
Tutto il mondo chiuso in una via
il suo nome: “buona volontà”
una strada di periferia
di chi accetta e ti ridà…
Di chi ha poco e resta fiducioso
che poi in meglio cambierà…
Di chi lavora e vive con poesia.
E se anche vado via…
Lombardia, Lombardia
grande terra mia
orgogliosa, laboriosa
piena di energia
gente onesta
la lombarda
fidati perché
ha un gran cuore
pensa in grande
ma resta quel che è
Lombardia, Lombardia
grande terra mia…
Terra piana e montana
Gente forte che
è operosa, generosa
senza una bugia
ha un gran cuore§
pensa a tutti
e stringe tutti a sé