Il Comune di Carate Brianza porterà la fibra nelle frazioni di Costa Lambro e di Agliate, ad oggi coperte solo da Adsl o operatori wireless. Lo ha annunciato il sindaco azzurro Luca Veggian, nei giorni scorsi durante il consiglio di frazione di Costa Lambro assieme all’onorevole Massimiliano Capitanio (Lega) e al presidente del consiglio comunale Maurizio Schena (Lega). I cantieri dovrebbero chiudersi per inizio settembre, per un investimento complessivo di circa 80mila euro, più iva.
«Cogliendo i suggerimenti dell’onorevole e studiando un po’ di giurisprudenza, dopo che ci siamo ripetutamente scontrati con lo scarso interesse degli operatori telefonici che evidentemente reputavano l’intervento per la posa della fibra nelle frazioni poco redditizio, abbiamo capito che l’amministrazione comunale può, e poteva, farsi parte attiva – ha spiegato Veggian – Come? Sostituendoci agli operatori nella fase di costruzione della linea: investiamo per gli scavi in trincea e per posare la fibra, che agganceremo agli armadi. A quel punto, ciascun operatore potrà utilizzare l’infrastruttura comunale».
Le opere annunciate per Costa Lambro hanno un valore di «circa 40mila euro iva esclusa. Questo intervento prioritario lo abbiamo già inserito nella variazione di bilancio che andrà in consiglio comunale il 29 giugno, assieme a quello relativo ad Agliate per circa il medesimo importo».
L’idea è di «portare a termine i lavori in estate, per la riapertura delle scuole». Ma il confronto in consiglio di frazione, dove erano presenti anche i rappresentanti del comitato “Speedy” che si è costituito in maggio a Costa Lambro per ottenere interventi decisi sulla connettività, ha portato il primo cittadino ad impegnarsi per «inizio settembre. D’altra parte è 2 anni che vengo attaccato in consiglio perché la mia amministrazione riesce a realizzare progetti “troppo” velocemente». Tiziano Trabattoni e Giancarlo Volpi, tra i promotori di “Speedy”, hanno accolto con favore la novità e hanno ribadito «la nostra piena collaborazione, come cittadini e comitato, a fare la nostra parte per arrivare a obiettivi comuni».
Hanno anche chiesto che «non ci si fermi alla tecnologia FTTC (Fiber to the cabinet, ossia alla centralina, nda), ma si arrivi alla FTTH (Fiber to the home, direttamente a casa)».
«Grazie a questo progetto completeremo gli allacci della fibra agli armadi, risolvendo l’emergenza della condizione attuale, di cui in qualità di rappresentante istituzionale mi scuso con voi – ha spiegato il sindaco – Poi è chiaro che non dovremo fermarci, ma a quel punto ragioneremo su Carate nel suo complesso». Il sindaco ha ringraziato per l’impegno sul tema l’assessore Alessandro Terraneo (Lega) e Schena.
Ottimo che la fibra arriverà fino agli “armadi” nelle frazioni, ma attenzione: “L’obiettivo è di portare la tecnologia a fibra ottica nelle case dei cittadini di Costa Lambro e frazioni”. In sintesi lo ha ribadito il “comitato Speedy”.
Pur parlando di “grande soddisfazione” e di questo come del “primo grande successo” del comitato (ma anche il consiglio di frazione è sempre stato reattivo sul tema), Speedy evidenzia alcuni aspetti. “Quello che il Comune farà non è FTTH, la fibra ‘to the home” ossia in casa. La fibra si fermerà all’armadio di via Buonarroti e la connettività Internet continuerà ad arrivare nelle nostre case attraverso gli attuali doppini telefonici in rame. Tra l’altro non tutti gli abitanti di Costa Lambro ne potranno beneficiare, ma solo quelle abitazioni che oggi sono collegate a quell’armadio. Non possiamo sapere in questo momento chi avrà questa fortuna e chi invece dovrà aspettare le prossime evoluzioni, in quanto questi dati sono proprietà dell’ex monopolista”.
«L’amministrazione comunale spende per una “cura sintomatica” e non per il vaccino, che esiste ed è a Verano, Cesano Maderno, Vedano, Macherio. La tecnologia FTTH viene realizzata con soldi europei, Cassa Depositi e Prestiti, Regione, senza aggravi sui bilanci dei Comuni e su cui OpenFiber paga la Tosap» commenta uno dei promotori del comitato Speedy, Tiziano Trabattoni.
Questo, assieme a Giancarlo Volpi, aveva già ottenuto in consiglio di frazione l’accordo verbale che “parallelamente all’attuale progettino, il Comune dovrà procedere con il progetto più ambizioso di portare la fibra nelle case di tutti i cittadini di Carate e frazioni, in un tempo ancora non definito, ma che non dovrà superare i 2 anni (in seduta di consiglio si era dato l’obiettivo di un anno, nda). Questa è la strada per portarci al presente, il ‘Fiber to the home’, e di beneficiare dei fondi pubblici europei”. Questa è la prospettiva che, ben chiarisce Trabattoni, «dovrà necessariamente investire tutto il territorio comunale, non più solamente le frazioni» che al momento sono ferme all’Adsl o al wireless.