Un viaggio dall’internazionalità del tema dei profughi, che a Cesano Maderno ha trovato soluzione da ormai tre anni nell’ex oratorio femminile, alle problematiche dei singoli quartieri, passando per questioni calde come la sicurezza delle stazioni o la rinascita di spazi dismessi. È stato un Faccia a faccia elettorale pacato quello organizzato da il Cittadino lo martedì 30 maggio al cineteatro Excelsior di Cesano Maderno con i cinque candidati alla poltrona di sindaco. Più di trecentocinquanta i presenti tra il pubblico.

Luca Bosio centrodestra (Fi, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Con Bosio per Cesano e Un futuro per Cesano), Maurilio Longhin centrosinistra (Pd, Udc, Vivi Cesano, Alleanze Civiche e La Cesano che vogliamo) Luca Giugno Forza Nuova, Dario Pizzarelli “Movimento cinque stelle” e Nadia Speronello “Passione civica” si sono confrontati con i portavoce dei comitati di quartiere su tematiche strettamente legate ai bisogni del territorio.

In sala sette ospiti partendo da don Flavio Riva, responsabile comunità pastorale Pentecoste, che ha messo tutti d’accordo sul tema dell’accoglienza in un centro specifico curato dalla parrocchia, tutti tranne Giugno che avrebbe preferito destinare quei fondi alle famiglie cesanesi. Angela Giorgio dell’Associazione Sacra Famiglia comitato di quartiere ha messo sul tavolo il tema delle infrastrutture, in particolare la necessità di un nuovo collegamento ciclopedonale con Binzago. Pietro Crotta del Comitato San Pio X di Molinello si è spinto più verso un discorso politico, Attilio Perego Comitato San Bernardo di Cassina Savina ha chiesto di avviare la riqualificazione di via Viganò e se ci sono progetti in merito al trasferimento del mercato di Molinello nell’ex Calastri a Cassina Savina.

Luigi Zanini degli “Amici di Binzago” ha chiesto ai candidati una manutenzione puntuale, la conclusione di “Strade per Vivere” e un maggior controllo sul fronte sicurezza. Edgardo Zilioli dell’associazione Comitato civico Villaggio Snia e Natale Zappella dell’associazione “Insieme per il Villaggio” hanno invitato i candidati a dare la loro visione della Snia del futuro e in che modo si può dare un’identità a un quartiere nato attorno a una fabbrica, che oggi non c’è più.