La Lega Nord è pronta a sfilarsi dalla giunta di Concorezzo. Una vera e propria bomba è esplosa in questi ultimi giorni d’estate in Comune. Il vicesindaco Micaela Zaninelli, l’assessore all’Urbanistica Fabio Ghezzi e il presidente del consiglio comunale Mauro Capitanio, tutti in quota Lega, hanno protocollato giovedì scorso in municipio tre lettere indirizzate al sindaco Riccardo Borgonovo in cui esprimono l’intenzione di rimettere nelle mani del primo cittadino le loro deleghe e incarichi. Una scelta a sorpresa che troverebbe però le sue motivazioni riguardo diversi argomenti della vita politica locale,che hanno registrato tra le forze politiche di maggioranza posizioni diverse.

L’arrivo di una trentina di profughi all’ex albergo San Carlo, ormai presenti in paese da qualche mese, è tra le prime cause della spaccatura.

Questa situazione non è stata digerita dal Carroccio, così come il benestare del sindaco di costruire delle torri con micro palazzine e un’area commerciale e per il settore terziario in via Adda, dando attuazione a un progetto datato 2009.

La classica goccia che ha fatto traboccare definitivamente il vaso sarebbe la decisione di Borgonovo di non emanare un’ordinanza contro accattonaggio e schiamazzi, andando contro la richiesta da parte della Lega per mettere un freno a fenomeni diffusi, secondo i militanti del partito di Matteo Salvini, proprio a Concorezzo.

Per ora i protagonisti della crisi della giunta di centrodestra non hanno rilasciato dichiarazioni in merito. Si attende martedì il confronto a livello provinciale tra Forza Italia e Lega Nord per capire se lo strappo tra le due forze di coalizione possa essere ricucito o meno. Nessuno riesce a immaginare quali possano essere gli sviluppi della vicenda assai complessa.