Periodo di grandi novità per Aeb e Gelsia. Venerdì 23 marzo, infatti, la centrale unica di committenza della Provincia di Monza e Brianza ha proposto l’aggiudicazione all’associazione temporanea d’impresa composta dalle società Aprica, Amsa ed A2A Ambiente della gara a doppio oggetto, indetta con la finalità di trovare un socio privato per Gelsia Ambiente, al quale riservare un aumento di capitale pari ad una quota del 30 per cento (l’importo stimato era di 90 milioni di euro spalmati su un decennio) ed al quale attribuire contestualmente compiti operativi.
Il passaggio era molto atteso dai Comuni soci, poiché Gelsia Ambiente è il braccio operativo della holding nel settore della raccolta dei rifiuti, argomento da sempre osservato con grande sensibilità da chi amministra e dalla popolazione. La svolta ha preceduto di pochi giorni la chiusura dei termini per la presentazione delle candidature all’ingresso nel consiglio di amministrazione di Aeb, capofila del gruppo, che nelle settimane precedenti ha scontato le dimissioni del presidente Alessandro Boneschi, coinvolto come i colleghi Francesco Giordano di Gelsia e Massimo Borgato di Gelsia Ambiente, a loro volta fattisi da parte, in un’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta condotta dalla Procura della Repubblica di Monza, diventata di dominio pubblico a seguito di una richiesta di proroga, e da quelle di Maurizio Lissoni, consigliere in quota al Partito democratico, che ha lasciato giudicando insostenibile la situazione creatasi.
Da quel poco che è trapelato, stante il massimo riserbo mantenuto in proposito dagli uffici comunali, le candidature pervenute sarebbero state oltre una cinquantina, diciassette delle quali avrebbero superato una prima scrematura e sarebbero state considerate ammissibili. Tra i nomi presentati, figurano quelli di Maurizio Lissoni, riproposto dal circolo locale del Partito democratico e disponibile solo nel caso di un rinnovamento totale del consiglio di amministrazione, Felice
Cesana, avanzato da Ripartiamo Insieme, Paolo Mornata, indicato dalla segreteria provinciale del Partito democratico, e Marco Viganò, sottoscritto dal Circolo locale delle Acli. Ora occorrerà capire come si muoverà il commissario straordinario Giorgio Zanzi, che rappresentando il Comune di Seregno, socio di maggioranza, avrà l’onore e l’onere di definire il percorso. Sul tavolo le possibilità di un azzeramento totale di tutti i consigli di amministrazione in carica ed un loro rinnovo oppure di una fase di attesa, che rimandi le scelte a dopo le prossime elezioni amministrative.