Accadde oggi sul Cittadino: 14 giugno 1951, il Monza è promosso in Serie B

“Due grandi successi per lo sport monzese: la maglia rosa di (Fiorenzo) Magni e il Monza in B”. Era il 14 giugno 1951 sul Cittadino. Settant’anni dopo i biancorossi hanno mancato l’assalto alla serie A.
Pagina sportiva del Cittadino del 14/06/1951
Pagina sportiva del Cittadino del 14/06/1951 Elisa Filomena Croce

«Il Monza è ormai in serie B. La battaglia è vinta. E con la vittoria, ecco i massimi, gemme invidiabili di una corona regale. Suo il massimo delle partite vinte, suo il massimo delle reti segnate. Monzese è infine il capocannoniere, quel Dazzi capitano e fromboliere di un complesso invidiabile» così esordiva Sandro de Ponti sul Cittadino del 14 giugno 1951.

Per la prima volta nella sua storia, cominciata nel lontano 1912, riesce ad accedere alla serie cadetta, che manterrà fino al campionato 1965-66. Anche se poi la permanenza in C durerà solo un anno. I biancorossi resteranno in B, complessivamente per 39 stagioni.

Tutto è iniziato con il cambio di presidenza, avvenuto nel 1949, quando fu Giuseppe Borghi a tenere le redini dell’AC Monza. Naturalmente il merito fu anche dell’allenatore, Annibale Frossi che poteva contare su una rosa formata da ottimi giocatori. Ma soprattutto, sul capo cannoniere della serie B, Sandro Dazzi, che trascinò la squadra verso la serie B con i suoi gol. La partita decisiva si giocò il 4 giugno 1951 ad Omegna, dove il Monza batté i padroni di casa per 1-0 con gol su rigore di Colombetti.

Ma si possono rievocare l’emozione e i ricordi di quel tempo tornando alle parole di Sandro de Ponti che giungono direttamente dal 1951 e raccontano come ha fatto il Monza a trionfare nella sua categoria.

«Ha vinto senza avere un giocatore squalificato, ed accettando le sconfitte parziali con serenità perfetta. Morale: il coraggio della fede è più forte del coraggio dell’ira. Ha vinto inseguendo all’inizio e balzando poi in testa e resistendo tenacemente a tutte le insidie. Morale: ha il senso del traguardo che è il sesto senso del vincitore. Ha vinto raccogliendo applausi. Morale: chi vince essendo migliore non umilia lo confitto. Ha vinto coi suoi uomini di vetro. Morale: non i muscoli ma il cervello fa la guerra dei gol».

Parole che in vista della prossima stagione dell’AC Monza non possono che essere incoraggianti.