Diretto da Philippe Le Guay. il film è ambientato a Parigi e ha come protagonisti Simon (Jeremie Renier) ed Hélène Sandberg (Berenice Bejo). La coppia ha messo in vendita la cantina del palazzo in cui vivono e all’annuncio risponde un uomo all’apparenza innocuo e anonimo, il signor Fonzic (François Cluzet). Fonzic acquista la cantina e vi si reca a vivere stabilmente, ne fa la sua dimora a tutti gli effetti, senza che i due vecchi proprietari ne siano consapevoli. Una volta scoperta la verità, Simone ed Hèléne cercano di annullare il contratto di vendita, ma ormai è troppo tardi. Il nuovo abitante della cantina si rivela, insospettabilmente, un revisionista antisemita, che fa di quella cantina un luogo da cui irradiare nel mondo, via web, il suo veleno. La presenza dell’uomo nell’edificio finirà per portare squilibri e turbare la vita della coppia. Saranno prima i condomini a lamentarsi coi vecchi proprietari, poi l’uomo inizierà a minare anche il loro equilibrio familiare e si spingerà a stringere amicizia con la figlia dei due, nel tentativo di istigarla contro i genitori. La protagonista, Bérénice Bejo, premio César per The Artist, miglior attrice al festival di Cannes per Le passé di Ashgar Farhadi, presenza luminosa e travolgente nel cinema internazionale – e anche in quello italiano – afferma di aver cercato di costruire una donna che non fosse solamente passiva, spettatrice di ciò che accade. A spingerla ad agire è la paura per sua figlia, la più esposta alla seduzione, alle parole di quest’uomo, al suo veleno.