A 500 anni dalla morte, il documentario incentrato sulla figura di Pietro di Cristoforo Vannucci, noto a tutti come Perugino. Nato a Città della Pieve verso la metà del XV secolo e, dopo un primo lavoro a Perugia, si trasferisce in seguito a Firenze per lavorare nella bottega di Andrea del Verrocchio. Qui il Perugino è in buona compagnia, infatti si ritrova come collega Leonardo e come allievo Raffaello. Perugino, però, diventerà famoso paradossalmente per essere stato l’allievo di Piero della Francesca e il maestro dello stesso Raffaello, nomi che si imporrano più energicamente nella storia dell’arte. Nonostante la sua maestria sia stata oscurata dagli artisti venuti prima e dopo di lui, il Perugino è un nome che si associa solitamente a un periodo di transizione nell’arte. Il documentario mette in luce questo suo ruolo cardine nell’evoluzione e nella storia del Rinascimento. Viaggiando per l’Italia, il film porta lo spettatore alla scoperta dei grandi capolavori dell’arista, come gli affreschi all’interno della Cappella Sistina fino alle due sale a lui dedicate all’interno della Galleria Nazionale dell’Umbria. Viene mostrato come il Perugino non sia stato solo un frutto, seppur prelibato, del periodo a lui precedente e contemporaneo, ma anche un seme capace di ispirare e far evolvere i pittori del suo tempo e quelli a lui successivi.