Tratto dal romanzo di Christophe Boltanski, il film ci porta nella Parigi del maggio ’68, tra barricate, cortei e tensioni politiche. Mentre la città ribolle, il piccolo Christophe, nove anni, viene affidato dai genitori – immersi nelle proteste – ai nonni che vivono in un grande appartamento di rue de Grenelle. Dietro quelle mura si intrecciano le vite di un’intera famiglia: i nonni affettuosi, uno zio artista bohémien, un altro intellettuale radicale e l’arzilla bisnonna ucraina, custode di un passato ingombrante e di segreti mai del tutto rivelati. L’appartamento, caotico e anticonformista, si trasforma per il bambino in un rifugio pieno di scoperte e contraddizioni. Ma l’arrivo di un “ospite illustre” in fuga dagli scontri parigini incrina gli equilibri domestici, facendo emergere tensioni sopite e memorie dolorose. Al centro della vicenda, una misteriosa cache – un nascondiglio segreto – diventa il simbolo di ciò che la famiglia ha cercato a lungo di dimenticare: verità taciute, fragilità e il peso della Storia che ritorna. Questo film segna l’ultima apparizione sul grande schermo Michel Blanc, morto a ottobre 2024. Il Nascondiglio è stato presentato in concorso alla Berlinale 2025.