Francesco De Gregori. Nevergreen, diretto da Stefano Pistolini, nasce da un esperimento unico nella carriera del cantautore romano. Anziché tornare ai grandi palchi e ai brani che hanno fatto la storia della musica italiana, De Gregori sceglie di andare controcorrente: per un mese intero si esibisce ogni sera al teatro Out Off di Milano, uno spazio intimo e raccolto che abbatte la distanza tra artista e pubblico. Protagoniste non sono le hit, ma le canzoni dimenticate, quelle rimaste ai margini, che lui stesso definisce “nevergreen”: pezzi mai diventati classici, eppure carichi di suggestioni e nuove possibilità. Riportati sul palco in una forma essenziale, spogliata, assumono un carattere inedito, rivelando la forza nascosta di un repertorio che vive di sottotraccia. Ogni concerto è diverso dall’altro: scalette mutevoli, ospiti a sorpresa, incontri improvvisati che trasformano ogni serata in un evento irripetibile. Il film non è un documentario celebrativo né un semplice live registrato: è un’immersione nel tessuto emotivo di quelle venti serate consecutive, nel tempo sospeso e circolare della residenza milanese. Pistolini costruisce un racconto che si affida ai suoni, alle voci, ai silenzi e alle ombre del palco, evitando interviste canoniche o testimonianze esterne. Nevergreen diventa così un’opera che supera i confini del film-concerto per esplorare un territorio nuovo, dove musica e cinema si fondono in una dimensione personale, viva, sperimentale. Un viaggio che parla di memoria e di presente, ma soprattutto della libertà di un artista che sceglie di rimettersi in gioco, riscoprendo nel frammento e nella marginalità una nuova forma di autenticità.