Renato è un uomo burbero, che vive in un ranch isolato da tutti dove gestisce una rudimentale scuola di equitazione. La sua ex moglie ha voltato le spalle alla famiglia tempo prima, i suoi figli Renato e Viola, ormai giovani adulti, si sono allontanati da lui che li ha tirati su con l’intenzione di farli diventare più forti di lui. Tommaso non vorrebbe più avere a che fare col padre, quando questi a causa di una frattura lo richiama al ranch per aiutarlo ad addestrare un cavallo recalcitrante e portarlo a vincere una competizione di cross-country, Tommaso non si tira indietro. Procedono di pari passo l’addestramento dell’animale e il percorso che padre e figlio intraprendono per provare a sciogliere la rabbia, l’ostilità e il rancore che hanno impedito loro per tanto tempo di essere vicini e provare a ricostruire l’amore e la vicinanza che hanno perduto.

Le atmosfere da western esistenziale ispirato esplicitamente al cinema di Clint Eastwood che mette a tema il contrasto padre-figlio, in questo dramma diretto, cosceneggiato e interpreto da Kim Rossi Stuart, alla sua terza prova in cabina di regia dopo “Anche libero va bene” e “Tommaso”.