I sindacati lo avevano temuto, ne avevano parlato, li avevano denunciati: alla fine sono arrivati davvero. St Microelectronics ha comunicato alla rappresentanza sindacale dell’azienda di Agrate Brianza che quasi 100 contratti a termine alla fine dell’estate non verranno confermati, perché raggiungerebbero il tempo limite e dovrebbero essere trasformati in contratti indeterminati. Quindi, addio.
La comunicazione è arrivata dalla direzione aziendale, dice la Rsu, il 7 maggio: l’annuncio da una parte di di 299 assunzioni a tempo per l’estate, di cui 43 in realtà già al lavoro da gennaio. Saranno chiamati per la sostituzione del personale in ferie. Va male per chi ha avuto appunto contratti a tempo determinato: per legge, dopo dodici mesi, devono diventare a tempo determinato. Non sarà così: i primi 54 saranno cancellati entro luglio, gli altri 43 al termine dell’estate – sono quelli compresi nei 299 posti per lavoro estivo.
St di Agrate, scattano davvero i tagli: verso la mobilitazione della Rsu
“I coordinatori Rsu hanno espresso alla direzione aziendale la loro ferma contrarietà ai 97 tagli al personale prospettati e che questa operazione non si concilia con le dichiarazioni fatte sia al ministero che in Regione Lombardia dall’azienda, di cercare l’accordo con le parti sociali al fine di tutelare l’occupazione e rivedere il piano industriale”, scrivono i rappresentanti sindacali, che denunciano anche come il ridimensionamento del sito produttivo di Agrate sia da condannare e ritengono il “piano industriale irricevibile”.
La Rsu si riunirà il 13 maggio per rispondere con una prima iniziativa di mobilitazione per impedire, aggiungono, “non solo le mancate stabilizzazioni, ma l’avvio dell’attuazione del piano industriale. Richiederà inoltre l’intervento urgente di Regione Lombardia e del ministero con la riapertura del tavolo nazionale allo scopo di rivedere profondamente il piano industriale”.
St di Agrate, scattano davvero i tagli: per la Cisl è “inaccettabile”
Per Enrico Vacca, segretario generale Fim Cisl, il sindacato non può “che esprimere tutta la preoccupazione per l’inizio delle operazioni legate al piano di riduzione di personale di Agrate Brianza. Si tratta del primo passaggio di un piano che noi abbiamo rigettato con fermezza in occasione degli incontri sia al Ministero che in Regione Lombardia e che, anche su mandato delle lavoratrici e dei lavoratori incontrati nelle assemblee che si sono tenute in questi giorni, continuiamo a respingere come inaccettabile. Gli errori del passato, gli errori del management di ST, non possono ricadere sulle lavoratrici e i lavoratori con la perdita del posto di lavoro”.