Se da un lato il Monza di Alessandro Nesta fatica in Serie A, dall’altro i ragazzini guidati da Oscar Brevi stanno stupendo tutti sciorinando un gioco piacevole nel campionato Primavera 1: a otto giornate dal termine i “bagai” più giovani navigano a metà classifica a quota 40 punti e la salvezza è virtualmente cosa fatta.
AC Monza: intervista a Saverio Domanico, chi è il difensore con 11 gol in 30 partite
Nella Primavera del Monza – di giovani di belle speranze come Kevin Martins (figlio d’arte dell’ex calciatore Obafemi), Leonardo Colombo e Tommaso Lupinetti – sta sbocciando un fior fiore di difensore col vizio del gol.

Lui è Saverio Domanico, classe 2005, centrale difensivo di ruolo ma con una media realizzativa da attaccante: ben undici reti realizzate in 30 gare disputate in stagione, tutte giocate da titolare nel canonico 3-5-2. Nato a Salerno il 26 gennaio 2005, Domanico esordisce in maglia biancorossa, per ironia della sorte, nel giorno del suo diciannovesimo compleanno: il 26 gennaio 2024 l’allora tecnico Alessandro Lupi lo fa subentrare a venti minuti dalla fine nell’incontro pareggiato per 2-2 contro i pari età dell’Atalanta.
Tra il periodo non facile vissuto alla Juventus e la sorprendente stagione che sta disputando con la Primavera del Monza, si racconta a tutto tondo al Cittadino.
AC Monza: intervista a Saverio Domanico, le caratteristiche tecniche
Forte di testa e implacabile dal dischetto. Potremmo definirla il “Materazzi” del campionato Primavera 1?
Materazzi è una leggenda del calcio e paragonarmi a un calciatore del suo spessore credo non sia corretto. Osservare il cammino di grandi campioni come lui è per me fonte di ispirazione. Lavoro ogni giorno duramente per cercare di far emergere le mie doti.
Quali sono le sue caratteristiche?
In fase di possesso mi piace verticalizzare tra le linee, cambiare gioco e utilizzare entrambi i piedi, mentre in fase difensiva mi distinguo nei duelli aerei e nei contrasti. Credo siano queste le mie caratteristiche principali.
A livello tattico predilige giocare da braccetto difensivo o da centrale difensivo?
Personalmente mi trovo bene in entrambi i ruoli, anche se quest’anno sono impiegato prevalentemente come difensore centrale.
Il suo cavallo di battaglia e il suo tallone d’Achille che punta a migliorare?
Il mio punto di forza è la tecnica individuale, dato che riesco a giocare tranquillamente con entrambi i piedi, mentre il mio tallone d’Achille è la rapidità, aspetto su cui sto lavorando molto per cercare di migliorare, così come nell’uno contro uno.
AC Monza: intervista a Saverio Domanico, dalla Juventus al Monza
Il Monza ha creduto tanto in lei acquistandola dalla Juventus nel gennaio 2024. Ci racconta quel periodo…
Per me non è stato un periodo facile, perché trovavo poco spazio alla Juventus e questo non mi rendeva sereno al 100%. Da un giorno all’altro è arrivata la svolta. Ricordo che il mio agente (Raffaele Petrellese, agenzia di Andrea Cattoli, ndr) mi mandò un messaggio inaspettato con scritto: “Prepara le valigie”. Il giorno dopo arrivai a Monza e, prima ancora di visitare la struttura, parlai con il Direttore Sportivo della Prima Squadra e Direttore Generale del Settore Giovanile Mauro Bianchessi e il Coordinatore Tecnico della Prima Squadra Sergio Floccari, che all’epoca era Coordinatore Tecnico della Primavera. Sarò sempre grato per la fiducia dimostratami fin dal primo momento, perché è stato da quel giorno che tutto ha avuto inizio.
Esordio in maglia biancorossa in Monza-Atalanta con Alessandro Lupi in panchina. Orgoglio ed emozione…
È stata una grande emozione, ma soprattutto un attestato di stima e fiducia nei miei confronti da parte della Società. Considerando che ero arrivato da soli pochi giorni. Dopo cinque anni con la stessa maglia, ho capito che da quel momento avevo nuovi stimoli e nuovi obiettivi da raggiungere con un altro club.
Un commento sull’allenatore Oscar Brevi e sull’ottima stagione che state disputando.
Con il mister mi trovo bene, sia dentro che fuori dal campo. È un allenatore che mi sta aiutando molto, sia calcisticamente che umanamente. Essendo un ex difensore, cerco di apprendere il più possibile dai suoi consigli. Per lui, è fondamentale affrontare sia l’allenamento che la partita con l’atteggiamento giusto. Stiamo affrontando la stagione con la giusta fame, ed è questo ciò che fa la differenza. Se continuiamo così fino alla fine, possiamo toglierci grandi soddisfazioni.
AC Monza: intervista a Saverio Domanico, il sogno dell’esordio in Serie A
Sarebbe bello un suo esordio in Prima Squadra.
È il sogno di tutti i bambini. Quando inizi a giocare a calcio l’obiettivo principale è uno soltanto: esordire in Serie A. Sarebbe un traguardo importantissimo per me e per la mia carriera.
AC Monza: intervista a Saverio Domanico, avversari e idoli
L’attaccante della Primavera 1 più difficile da marcare?
Konatè dell’Empoli.
A quale calciatore si ispira?
Il mio idolo, Leonardo Bonucci.
Tre calciatori della Primavera 1 che ha affrontato e che secondo lei sarebbero pronti al grande salto?
Konatè dell’Empoli, De Pieri dell’Inter e Vacca della Juventus.
Lei è attualmente il difensore più prolifico della Primavera 1 con ben undici gol realizzati. Ha una media realizzativa da bomber e il suo score è quasi da record nella storia del campionato Primavera, perché è a ridosso di Ryan Flamingo (difensore del PSV Eindhoven, ndr) che nella stagione 2020/21 siglò 14 reti con la maglia del Sassuolo Primavera. Cosa pensa riguardo un possibile cambiamento di ruolo in futuro?
Perché no? Mi è sempre piaciuto giocare davanti alla difesa come mediano. In ogni caso, sono a completa disposizione del mister e della squadra.

AC Monza: intervista a Saverio Domanico, com’è nato “il rigorista”
A proposito, com’è nato il “Domanico rigorista”?
In allenamento li abbiamo sempre provati. Quando mi è capitata l’opportunità in partita l’ho colta al volo. Ero sereno ed è andata bene. Ed eccoci qua.
Che emozione prova nell’affrontare i big a Monzello?
Vederli tutti i giorni e potermi confrontare con loro mi dà ancora più stimoli per cercare di raggiungerli.
Perché secondo lei nel calcio italiano, rispetto ai campionati esteri come Liga e Premier League, i giovani di talento fanno fatica ad emergere?
Penso che non sia una questione di campionato. Ognuno ha il proprio percorso e i propri tempi. È nell’interesse stesso dei Club valorizzare i giovani e solo loro sanno quando arriva il momento giusto. Al Monza mi sento valorizzato ogni giorno e credo che questa sia la cosa più importante per un calciatore.
Sassolini da togliere e sogni nel cassetto?
Il mio sogno, come ho detto prima, è quello di esordire in Serie A con il Monza. Non ho alcun sassolino da togliermi, perché credo che ogni esperienza, positiva o negativa, contribuisce a farci crescere.
AC Monza: intervista a Saverio Domanico, il duro lavoro e un pensiero speciale
Pensiero libero.
In questi anni ho capito una cosa molto importante: ci saranno sempre momenti difficili, ma con il duro lavoro non esistono limiti. Bisogna avere fame e determinazione per raggiungere i propri obiettivi.
Un saluto?
Un saluto a tutti i tifosi biancorossi. Ci tengo a salutare in particolare la mia famiglia, che è sempre stata al mio fianco, soprattutto nei momenti difficili. Un pensiero speciale va a una persona a me cara che purtroppo non c’è più: mio nonno Saverio. Farò di tutto per renderlo fiero di me. Gli ho fatto una promessa e sono sicuro di mantenerla. Mi manca davvero tanto.