La Lega decide per le elezioniRegione, Formigoni non ci sta

Giovedì l'annuncio dell'azzeramento della giunta della Lombardia dopo l'incontro tra Formigoni, Alfano e Maroni. Sabato la Lega ha deciso per le elezioni ad aprile, in un unico "Election day" con le politiche. Dura replica del presidente regionale. E interviene ancora Alfano.
In Brianza vincono Maroni e il PdPreferenze, 5.000 per Sala (Pdl)

Monza – La situazione in Lombardia rimane tesa dopo l’arresto, mercoledì, dell’assessore Zambetti con l’accusa di aver comprato voti dalla ‘ndrangheta. Archiviato l’incontro di Roma in cui il presidente Formigoni, il segretario del Pdl Alfano e quello della Lega Maroni sembravano aver trovato la quadratura del cerchio con l’azzeramento della giunta regionale, sabato il consiglio federale della Lega ha deciso per le elezioni in aprile: «Un unico election-day ad aprile per le politiche e le regionali, dopo aver approvato la legge elettorale regionale e quella di bilancio entro Natale».

E mentre il Pdl chiedeva chiarimenti in merito all’accordo raggiunto solo due giorni prima, Roberto Formigoni non l’ha presa con filosofia. «L’accordo fatto con la Lega giovedì era diverso, abbiamo anche fatto una conferenza stampa insieme se poi la Lega ha cambiato posizione ce lo spiegherà Maroni – ha spiegato a Tgcom24 – In questo momento bisogna essere chiari e assumersi le proprie responsabilità, il Pdl è pronto a farlo e anche io. Ci attendiamo che la Lega o Maroni si facciano vivi per poterci dire cosa è cambiato in 36 ore, non ci basta un comunicato. Abbiamo lavorato bene in questi anni insieme, se ci sono delle ragioni le esamineremo insieme. La Lega non può pensare che io accetti di infliggere alla Lombardia un periodo di incertezza. Abbiamo il dovere di continuare a governare bene come abbiamo fatto, non permetterò che si porti incertezza e che si protragga a lungo. Ho sentito Alfano, Berlusconi e La Russa, c’è una perfetta identità di vedute come c’era giovedì».

Sull’argomento è tornato a esprimersi domenica anche Angelino Alfano: «La responsabilità di scegliere la data delle elezioni è del presidente Formigoni – ha detto – siamo contrari all’accanimento terapeutico» nel caso in cui la Lega resti sulle sue posizioni.