Il piano choc dell’Electrolux non è passato inosservato neppure da Solaro dove lavorano 960 persone, 336 delle quali dichiarate in esubero dal gruppo svedese. Nella giornata di martedì 28 gennaio è stato organizzato uno sciopero, come negli altri stabilimenti del gruppo.
C’è di più, dopo la presentazione del piano industriale che riguarda tutti gli impianti italiani. E se è vero che su Solaro – nel caso dovesse esserci il via libera dei sindacati – sarebbero pronti investimenti per 40 milioni di euro, è altrettanto certo che la «cura» prevista per lo stabilimento comporterebbe comunque degli esuberi: 57 nel caso l’azienda lavorasse su sei ore, 182 nel caso delle otto ore. Lacrime e sangue perché, oltre al forte ridimensionamento del salario fino alla metà dello stipendio medio : dagli attuali 1.350 euro mensili (terzo livello con cinque scatti) a 870 circa.
Per Solaro gli svedesi confermano il trasferimento in Polonia della produzione delle piccole lavastoviglie, e il concentramento dell’alta gamma con un incremento della produzione dei lavoratori fino ad arrivare a 90 pezzi all’ora e a 850mila pezzi all’anno entro il 2017. Oggi se ne producono 661 mila. E nonostante questo gli esuberi sono garantiti…