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Caso Advance sim, parla il varedese Grosso

Il Consiglio di Stato dà ragione ad Advance sim, la società di intermediazione mobiliare con sede in piazza Cavour a Milano fatta chiudere nel 2019 per presunte irregolarità gestionali. Ora arriva l’ufficialità della sentenza della massima autorità in materia di giustizia anche finanziaria, dopo un primo pronunciamento del Tar arrivato l’anno scorso. È la prima volta in Italia che i magistrati danno torto alla Banca d’Italia su un provvedimento decisivo come la liquidazione coatta amministrativa. Ora Advance ed gli ex manager sono pronti a chiedere i danni a chi, 4 anni fa decise di mettere la parola fine a questa attività con 20 dipendenti tra partite iva, vertici e collaboratori. Di questa sentenza storica a livello nazionale e forse anche europea, abbiamo parlato con Massimo Grosso, varedese oggi 49enne, uno degli amministratori della società che oggi non esiste più e che ha lasciato dietro di sé solo tanti rimpianti e posti di lavoro persi.