Che musica si ascolta per volare nello spazio, proprio per volarci fisicamente? Nessuno può dirlo meglio di Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana a raggiungere la Stazione spaziale internazionale per trascorrervi i prossimi sei mesi: è la missione “Futura” e inizia nella serata di domenica 23 novembre 2014, alle 22.01 ora italiana.
Connect with Samantha Cristoforetti dal sito dell’Esa
Il lungo conto alla rovescia fino all’accensione dei motori della navetta Soyuz è stato racchiuso in una playlist su Spotify che non a caso si chiama #CountdownSongs (vai) e che racconta di stelle, viaggi, macchine eccezionali e grandi scoperte. Una lista scandita su Twitter dall’attivissimo account @astrosamantha (107mila follower), piena di voglia di andare lontano e di salire “fino a quando sarò solamente un punto, lontano”.
Le playlist pubbliche di AstroSamantha su Spotify
C’è Salirò di Daniele Silvestri, che l’ha condivisa sulla sua pagina facebook citando il testo della canzone. Ci sono i Pink Floyd di Learning to fly (’’nessuna sensazione è confrontabile con questa animazione sospesa, uno stato di beatitudine’’) e i Queen di A kind of magic (“One dream, one soul, one prize, one goal, one golden glance”, ha scritto lei: “un sogno, una sola anima, un premio, un obiettivo…”).
Tra i classici “a tema” anche Starman di David Bowie, Walkin’ on the moon dei Police, Extraterrestre di Eugenio Finardi e The final countdown degli Europe.
E poi Lindbergh che Ivano Fossati ha dedicato all’uomo che fece la prima traversata aerea dell’Oceano Atlantico, Odysseus di Francesco Guccini (’’Dandomi ancora la gioia infinita di entrare in porti sconosciuti prima”) e Futura di Lucio Dalla, come la sua missione.
A dieci ore dal lancio l’emozione è stata affidata ai Black eyed peas: “I gotta feeling that tonight’s gonna be a good night”. Che stanotte sarà una buona notte. E poi:
“Grazie a tutti del supporto e dell’entusiasmo, è tempo di andare. Ci sentiamo dallo spazio!”.
Wow. Samantha Cristoforetti, milanese cresciuta in Trentino prima di andare a studiare in giro per il mondo (e non solo), racconta la missione sul sito Avamposto 42, una Guida galattica per terrestri in missione che è un omaggio alla Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams. Nell’Expedition 42 sarà in orbita sulla Iss a 400 chilometri dalla Terra insieme all’astronauta Terry W. Virts e al cosmonauta Anton Shkaplerov. La missione terminerà il 15 marzo 2015 e in questi mesi affronterà circa 200 esperimenti scientifici in condizioni di microgravità.
Leggi gli aggiornamenti della missione su “Avamposto 42”
Nel 2010 l’Italia era stata sulla Iss con il brianzolo Paolo Nespoli.