Aicurzio e il guaio dei derivatiLa corte dei conti: «Illegittimi»

Aicurzio – Se ne discuterà lunedì 11, ma ci sono già delle anticipazioni. La corte dei conti si è espressa sui derivati: «Sono atti gravemente irregolari». La comunicazione varrà data ufficialmente in consiglio comunale. «La corte ha detto, in sintesi, che è stata un’operazione sbagliata – ha commentato a latere l’assessore al bilancio Massimo Stucchi della giunta uscente Baraggia – se dovessi utilizzare le parole scritte sulla sentenza dovrei dire che l’operazione è gravemente irregolare, nella forma e nella sostanza».

Ma cosa sono i derivati? In finanza, uno strumento derivato è considerato ogni titolo il cui valore è basato sul valore di mercato di altri beni. I titoli derivati hanno raggiunto solo recentemente una diffusione enorme nel mondo grazie alla globalizzazione dei mercati. Esistono derivati strutturati per ogni esigenza e basati su qualsiasi variabile, perfino la quantità di neve caduta in una determinata zona. «La corte dei conti ha stabilito che tutta l’operazione messa in piedi dalla precedente amministrazione sul tasso d’interesse variabile dei mutui aveva un carattere meramente speculativo – ha spiegato l’assessore Stucchi – quelle manovre sarebbero servite poi per coprire le spese di opere da metter in cantiere».

Ma ancora, cosa si intende per speculazione? La speculazione, in termini finanziari, è l’attività dell’operatore che entra sul mercato nel momento presente, assumendo posizioni il cui esito, positivo o negativo, dipenderà dal verificarsi o meno di eventi aleatori su cui egli ha formulato delle aspettative. In questo caso l’istituto di credito coinvolto e il comune hanno fatto una “scommessa” sui tassi d’interesse dei mutui accesi dall’ente pubblico.

«Vero è che parte della perdita che il comune ha sin qui accumulato è stata ripianata dalla particolare congiuntura economica che ha fatto precipitare i tassi di interesse – ha continuato Stucchi – ma la verità è che per uscire da questo contratto dobbiamo trovare una soluzione bonaria con la banca, in privato». Sull’argomento Marco Cereda di Progresso e solidarietà aveva già avuto modo di esprimersi: «Ci prendiamo la responsabilità politica di quella sottoscrizione, ma loro non hanno detto niente quando il comune ci guadagnava. E poi ci sarebbero voluti fior fior di laureati per capire fino in fondo le carte».

Nella serata di lunedì verrà fatta anche un’altra importante comunicazione al parlamentino locale: quella relativa all’altro processo pendente che coinvolge il comune. La questione è quella arcinota della segretaria comunale che ha intascato diverse centinaia di migliaia di euro. La corte dei conti ha individuato i soggetti che dovranno risarcire. Ci sarà però anche per questa causa un accordo bonario con le parti coinvolte.
Lorenzo Merignati