Esattamente come avviene per Bitcoin, anche per Litecoin è previsto, ogni quattro anni, un halving, ovvero il dimezzamento della ricompensa per il mining. In questo caso, il fenomeno è previsto per il blocco numero 2.520.000, che sarà minato il 2 agosto 2023.
Questo evento potrebbe portare non poche conseguenze, non solo sul valore di LTC ma anche sul mercato delle criptovalute più in generale: Litecoin usa il meccanismo di consenso PoW, esattamente come fa Bitcoin, per validare le transazioni e creare i blocchi.
Un progetto attualmente in prevendita, che probabilmente sfrutterà invece l’halving di Bitcoin per decollare, è BTC20, che si avvicina sempre di più a raggiungere il suo soft cap di $ 3 milioni.
L’halving di Litecoin: che cos’è?
Il fenomeno dell’halving è un meccanismo che viene incorporato nei protocolli di molte crypto e che ha lo scopo di controllare l’inflazione. Infatti limita l’offerta delle coin e riduce la ricompensa per il mining, con la conseguenza di permettere al valore delle coin di salire se la domanda resta uguale o cresce.
Gli utenti che contribuiscono all’evento, ricevono una ricompensa in Litecoin per ogni blocco minato: dal 2 agosto queste passeranno da 12,5 a 6,25 LTC per ogni blocco minato. Solitamente, dopo un evento simile, si ha un aumento del valore delle coin, quindi anche in questo caso i trader potrebbero essere spinti a investire per guadagnare di più.
Che conseguenze provoca l’halving sul mercato delle crypto?
Se facciamo riferimento, per esempio, agli halving di Bitcoin, e in particolare a quello del 2020, possiamo notare come il valore di BTC sia salito subito dopo l’evento. Per Litecoin, considerando gli halving nel periodo 2015/2019, la crescita più alta è stata del 380%.
Quando avviene questo fenomeno, però, è da ricordare che potrebbe accadere che i valori crescano, ma che ciò non è assodato: se, infatti, consideriamo che le Banche Centrali ultimamente stanno facendo salire i tassi di interesse, per esempio, questo incremento di valore potrebbe non verificarsi.
BTC20 è il clone più versatile di Bitcoin
BTC20 viene definito l’”Ethereum Bitcoin” ed è attualmente protagonista di una prevendita, che è vicina al termine, visto che l’obiettivo di soft cap di $ 3 milioni è stato quasi raggiunto. Questo fattore fa sì che le probabilità di far ottenere alti profitti ai suoi investitori siano più alte.
Nonostante ci siano vari cloni di Bitcoin, come Harry Potter Obama Sonic 10 Inu, conosciuta anche come HPOS10I, una meme coin che usa il ticker di Bitcoin, Bitcoin Cash (BCH) e Bitcoin SV (BSV), BTC20 non è un fork della blockchain ma è costruito su Ethereum, quindi è una copia molto più versatile e potente di Bitcoin.
Su Ethereum è infatti possibile eseguire dApp e smart contract, oltre a sfruttare il PoS al posto del PoW, con un risparmio sostanziale di energia e un minore inquinamento rispetto a Bitcoin.
BTC20 può crescere grazie all’halving di Bitcoin
A differenza di ciò che accade per BTC, ovvero che i miners ottengono 6,25 BTC per blocco estratto, BTC20 offre ricompense per lo staking. Come accade per Litecoin e LTC, anche l’halving di Bitcoin, che in questo caso avverrà il 26 aprile 2024, può influenzare il valore di BTC20.
Se le condizioni saranno tali da consentirlo, quindi, BTC20 potrebbe ottenere risultati grandiosi dopo il listing, in attesa di questo evento. La prevendita è vicina alla fine e ogni BTC20 ha un costo di $1. Diversi influencer si sono occupati di questo nuovo progetto, un ibrido tra Bitcoin ed Ethereum.
I.P.
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