I prezzi del petrolio sono in aumento a causa delle forti previsioni sulla domanda globale

Nelle prime ore di mercoledì, i prezzi del petrolio sono leggermente aumentati in quanto l’OPEC ha mantenuto le sue proiezioni per una forte spesa globale per i consumi di carburante, che ha superato le preoccupazioni per un altro aumento dei prezzi al consumo negli Stati Uniti ad agosto, e la Federal Reserve aumenterà i tassi di interesse la settimana successiva.

Alle 0116 GMT, i futures del Brent erano in rialzo di 3 centesimi a 93,20 dollari al barile, dopo aver chiuso la giornata precedente in ribasso dello 0,9%. Il petrolio americano West Texas Intermediate è salito di 10 centesimi, o dello 0,1%, a 87,41 dollari al barile.

L’OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio) ha riaffermato martedì le sue previsioni per l’aumento del consumo mondiale di petrolio nel 2022 e 2023, indicando che le principali economie stanno performando meglio del previsto nonostante le sfide, tra cui l’aumento dell’inflazione.

Secondo il rapporto mensile dell’OPEC, la domanda di petrolio aumenterà di 3,1 milioni di barili al giorno (bpd) nel 2022 e di 2,7 milioni di bpd nel 2023, mantenendo le precedenti proiezioni.

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Dopo che l’OPEC ha mantenuto le sue stime ottimistiche sulla domanda martedì, “le forti oscillazioni dei prezzi del petrolio dimostrano che la sottoproduzione è ancora un problema fondamentale nei mercati fisici”, ha dichiarato Tina Teng, economista di CMC Markets.

Inoltre, ad aiutare i prezzi del petrolio sono state le affermazioni secondo cui l’amministrazione Biden, secondo gli analisti di ANZ Research, stava pensando di rifornire il suo deposito strategico di petrolio e di ridurre le aspettative di vendita per una ripresa dell’accordo nucleare del 2015 tra l’Occidente e l’Iran.

Tuttavia, i dati sull’inflazione statunitense, più caldi del previsto, che martedì hanno infranto le speranze che la Fed possa ridurre la sua politica dei tassi sempre più nei prossimi mesi, hanno pesato sul petrolio e sui mercati finanziari.

La Federal Reserve si riunirà mercoledì e martedì prossimi, con un’inflazione ancora ben al di sopra dell’obiettivo del 2% stabilito dalla banca centrale statunitense.

Il primo importatore di petrolio al mondo, la Cina, sta vedendo ridursi il consumo di benzina a causa delle severe normative COVID-19.

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