Dopo il ritorno del presidente della Fed Powell a un atteggiamento più falco, il mercato azionario, guidato dal DAX 40, è crollato

Dopo il discorso di venerdì del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, la reazione del mercato è stata rapida e severa, mandando il Dax 40 in un gap ribassista per iniziare la settimana. Il presidente ha dichiarato che la priorità della Fed è il ripristino della stabilità dei prezzi intorno al 2%.

Le sue osservazioni alla conferenza di Jackson Hole hanno reso evidente che la Fed prevede un rallentamento della crescita e che i consumatori soffriranno un po’ a causa della stretta monetaria. I malintesi emersi dai suoi commenti sulla neutralità del tasso attuale sono stati chiariti.

Dopo un venerdì deludente, i mercati azionari globali e gli asset di rischio hanno continuato a scendere. Quando la People’s Bank of China (PBOC) ha fissato lo Yuan a un tasso superiore alle attese, pari a 6,8696, i mercati azionari cinesi e di Hong Kong sono scesi.

I rendimenti di tutte le scadenze del Tesoro sono aumentati, con il titolo a 2 anni che si avvicina al 3,5%, il livello più alto dal 2007.

Il dollaro statunitense si è rafforzato rispetto a tutte le valute, in particolare rispetto allo yen giapponese e al dollaro australiano. Le vendite al dettaglio di luglio in Australia hanno raggiunto l’1,3%, molto al di sopra dello 0,3% previsto.

Anche i prezzi dell’oro sono scesi e ora si aggirano intorno ai 1.722 dollari l’oncia.

Sebbene il greggio sia salito per tutta la sessione asiatica, il dollaro canadese ha fatto meglio delle altre valute principali.

È stato ipotizzato che gli Emirati Arabi Uniti e l’Oman siano d’accordo con le opinioni espresse dall’Arabia Saudita la scorsa settimana, che ha suggerito di ridurre l’offerta in caso di calo dei prezzi. Gli operatori di mercato temono che possano mettere a rischio la loro produzione a causa degli sconvolgimenti politici in Libia.

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Anche una soluzione rapida per rilanciare il patto nucleare tra Stati Uniti e Iran dal 2015 è stata stroncata. A causa delle continue limitazioni dell’offerta dovute all’esclusione dell’Iran dai mercati petroliferi mondiali, il contratto future del WTI è salito oltre i 94 dollari al barile e quello del Brent è vicino ai 102 dollari al barile.

Attualmente, il prezzo del contratto future sul gas naturale di riferimento europeo Dutch Title Transfer Facility (TTF) è superiore a 346 euro per mega wattora (MWh), in netto rialzo rispetto al minimo di giugno di 80 euro per MWh.

Nonostante le poche informazioni disponibili all’inizio della settimana, la BCE e la Fed forniranno commenti sulle politiche.

Esame tecnico del DAX 40

Venerdì si è formato un Bearish Engulfing Candlestick, che potrebbe essere un’indicazione di una prossima pressione di vendita.

Le pendenze negative delle medie mobili semplici (SMA) a 55, 100 e 200 giorni possono indicare che il momentum ribassista si sta evolvendo.

Il supporto potrebbe trovarsi ai minimi di luglio di 12425 o 12367, mentre la resistenza superiore potrebbe essere a 13970.

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