Come il premier può guidare il Regno Unito verso l’energia zero: Eolico, idrogeno e niente demolizioni

La “rivoluzione industriale verde” sostenuta da Boris Johnson riceve scarsa attenzione dai due candidati alla guida del Partito Conservatore.

Forse c’era da aspettarselo, visto che Liz Truss e Rishi Sunak si stanno concentrando sulla creazione di strategie per affrontare la più urgente crisi energetica. Tuttavia, nonostante ciò, i laburisti e i liberaldemocratici hanno già dichiarato le opportunità di investimento che farebbero per raggiungere lo zero netto entro il 2050.

Una delle cose peggiori che un nuovo primo ministro potrebbe fare è ritardare l’attuazione di alcuni dei 10 punti del programma di Johnson, presentato nel 2020 in pompa magna.

La CBI sostiene che l’eccessiva dipendenza del governo dagli investimenti del settore privato è responsabile del ritardo economico della Gran Bretagna rispetto agli Stati Uniti e all’Europa. L’amministrazione Biden sta per approvare un disegno di legge da circa 370 miliardi di dollari a sostegno delle infrastrutture climatiche.

Eolico offshore

Il Regno Unito è in testa alla classifica delle nazioni che gestiscono la transizione dai combustibili fossili grazie all’industria dell’eolico offshore. Sulle coste occidentali e orientali sono in fase di progettazione ulteriori impianti sottomarini. Secondo i dati ufficiali, per raggiungere gli obiettivi netti zero sarebbe necessaria una riduzione del 65% del consumo di gas entro il 2035 e una riduzione di quasi il 100% entro il 2050.

Idrogeno a basse emissioni di carbonio

Il Regno Unito ha recentemente aumentato l’obiettivo di produrre idrogeno a 10 GWh entro il 2030. Per creare idrogeno verde, un elettrolizzatore che separa l’acqua in ossigeno e idrogeno è alimentato da elettricità rinnovabile. Quando il gas viene bruciato per creare elettricità, viene rilasciato solo vapore acqueo e aria umida; non vengono prodotti gas a effetto serra.

Energia nucleare
Se nelle prossime settimane i residenti delle vicinanze decideranno di appellarsi alla decisione, l’area di Sizewell C potrebbe essere contestata. Tony Danker, capo della CBI, ha invitato il governo a procedere con l’impianto e Sunak si è impegnato a fare lo stesso se dovesse diventare leader, presumibilmente nonostante le difficoltà che potrebbero sorgere.