Alimenti unici, prodotti con tanta passione nel segno della più antica e genuina tradizione brianzola. La Famiglia Fossati, titolare di Effemarket, presenta alcune delle proprie prelibatezze in vista delle feste natalizie anche se queste leccornie possono arricchire la tavola in ogni momento conviviale da trascorrere con i propri cari. «Vogliamo far conoscere cinque nostre eccellenze: -affermano i fratelli Fossati – il cotechino vaniglia, la mortadella brianzola di fegato, il salame filzetta, il pesto orsino e la luganega di Monza. Tutti prodotti a chilometro zero. I nostri salumi sono preparati con carni di animali allevati e lavorati in Brianza o nelle campagne lombarde per non perdere i valori di un tempo. La stagionatura avviene nelle nostre cantine risalenti al 1835 dove sono presenti muffe nobili che donano ai nostri salumi profumi e morbidezza speciali, caratteristiche che non si trovano in altri luoghi».
Ed ecco, una per una, le leccornie di casa Fossati:

Il cotechino vaniglia è un prodotto tipico della Brianza. Rispetto alle altre varianti di cotechino, il cotechino vaniglia presenta una percentuale maggiore di parti magre e si distingue per il delicato profumo di vaniglia. Può essere consumato anche da coloro che soffrono di intolleranze dato che non contiene glutine e lattosio. Va preparato inserendolo in una pentola di acqua fredda senza bucarlo. Dopo che l’acqua ha iniziato a bollire va cotto per almeno un paio d’ore a fuoco lento. Al termine della cottura il cotechino vaniglia va lasciato dieci minuti nella “sua” acqua prima di servirlo in tavola. È perfetto accompagnato alle lenticchie, ma può essere consumato anche in crosta. Una gustosa ricetta è il cotechino in pasta sfoglia. Se lo si desidera si possono aggiungere anche prosciutto, spinaci, coste ed erbette. Il tutto va arrotolato e inserito nel forno. A cottura ultimata si avrà un manicaretto.. da leccarsi i baffi!
La mortadella brianzola di fegato si presenta in due diverse varianti: fresca da cuocere e stagionata. Per produrla vengono utilizzate le parti nobili del maiale e il fegato che viene profumato nel vin brulè a base di spezie e buccia di limone. La mortadella fresca, riconoscibile per la sua forma inconfondibile a ferro di cavallo, va consumata previa cottura. Va inserita direttamente in pentola in acqua fredda e dopo l’ebollizione va lasciata cuocere per circa un’ora a fuoco lento. Prima di essere servita va lasciata in acqua ancora per una decina di minuti. È un ottimo accompagnamento per lenticchie e purè. La versione stagionata (circa 120 giorni di stagionatura) si presenta come un salame sempre a ferro di cavallo ed è molto apprezzata per il suo profumo e naturalmente per il suo sapore. In occasione di Expo 2015 la mortadella brianzola di fegato ha ottenuto uno strepitoso successo ed è stata spedita in tutti i continenti.
Il salame filzetta è un altro prodotto tipicamente brianzolo. Pesa da 500 a 700 grammi e non contiene né glutine né lattosio. È morbido e profumato grazie anche alla lavorazione delle carni che vengono profumate con la spremuta di aglio e vino bianco con pepe e sale. La sua stagionatura dura circa 120-140 giorni. La filzetta è uno dei salami meno grassi in commercio anche se le dimensioni maggiori della parte grassa potrebbero trarre in inganno l’occhio meno esperto.
Il pesto orsino nasce da un’antica ricetta dei nonni materni dei fratelli Fossati che vivevano nel parco di Monza, nella zona dei Mulini Asciutti, ed erano profondi conoscitori dell’aglio orsino che utilizzavano per accompagnare il lesso. Le foglie dell’aglio vanno raccolte prima della fioritura per scongiurare il sapore amarognolo. L’aggettivo orsino deriva dal fatto che le foglie di questa
variante di aglio sono molto apprezzate dagli orsi che se ne cibano al risveglio dal letargo invernale traendo benefici dalle sostanze nutrizionali contenute. Le foglie tritate con pinoli e spezie e bagnate di olio extra vergine d’oliva danno vita a un delizioso pesto saporito, ma senza retrogusto, e altamente digeribile. L’aglio orsino può essere consumato su bruschette, sulla pasta, sul lesso, sulle patate al cartoccio ma è ottimo anche sul pesce. Da non perdere la speciale focaccia con luganega di Monza e pesto ursino che si può trovare da Effemarket. La luganega di Monza è il prodotto forse più conosciuto. La ricetta di casa Fossati risale al 1835. Per produrla si utilizzano le parti più magre della spalla e della coscia del suino che vengono idratate in un brodo di osso di suino. Senza svelare troppi particolari (la ricetta è top secret), si può dire che vengono aggiunti grana padano, sale, pepe, spezie e una miscela di vini liquorosi che conferiscono morbidezza e profumo. La lavorazione è lunga e accurata. Tutto è fatto a regola d’arte, non ci sono conservanti e il prodotto viene raccolto in budelli naturali edibili. La luganega di Monza risulta perfettamente omogenea e anche al gusto non si percepiscono le parti grasse e le parti magre. La luganega di Monza è perfetta nel risotto, a pezzi o sbriciolata, ma può essere consumata sulla pasta, in versione grigliata, spalmata su un crostino di pane sia cruda sia scaldata al forno. Una prelibatezza di Effemarket è una particolare lasagna preparata con zucca e luganega di Monza. I fratelli Fossati sono stati tra i fondatori dell’Associazione dei produttori della luganega di Monza.

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