I consigli dello studio associato Mariani alle aziende
La regolarità contributiva non è solo un obbligo di legge: è un biglietto da visita fondamentale per accedere ad agevolazioni, gare pubbliche e opportunità di business. Parliamo del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), lo strumento che certifica la corretta e la correntezza (non è un errore, è proprio così) della posizione di un’azienda nei confronti di INPS, INAIL ed eventuali Casse Edili.
Cosa si vuole intendere con correttezza e correntezza contributiva?
Che l’azienda ha correttamente adempiuto (calcolo e pagamento) ai propri obblighi contributivi nei tempi tecnici previsti dalla normativa.
Come certificare questa regolarità?
Con il DURC che è un documento ufficiale, rilasciato in via telematica, che attesta che l’impresa è in regola con i versamenti contributivi e assicurativi. Senza questo documento, molte attività risultano precluse: dalla partecipazione a bandi pubblici all’ottenimento di sgravi contributivi, fino al semplice rapporto con i clienti che chiedono garanzie di correttezza e solidità. Da ciò consegue che essere in regola con INPS e INAIL significa, in primis, rispettare i diritti dei lavoratori e tutelare la propria impresa: questo documento ci rappresenta e dimostra il nostro potenziale corretto modo di agire nel rispetto della norma. I contributi previdenziali garantiscono pensioni, indennità di malattia e disoccupazione; i premi INAIL, invece, coprono i rischi legati a infortuni e malattie professionali. Il DURC, quindi, diventa il certificato che attesta non solo il rispetto della legge, ma anche l’affidabilità sociale ed economica dell’azienda.

Ma se il DURC dovesse essere irregolare che cosa accade? Quali sarebbero le conseguenze? Quali limitazioni?
Tra le varie situazioni che possono verificarsi vi sono: impossibilità di partecipare a gare e appalti pubblici; perdita di agevolazioni contributive e fiscali; difficoltà nei rapporti commerciali con clienti e partner che richiedono la certificazione.
Per alcuni settori, come quello edile, a titolo di esempio, la regolarità contributiva è ancora più decisiva: senza DURC valido non si possono firmare contratti d’appalto né proseguire i lavori. Lo stesso vale per tutte le aziende che operano con la Pubblica Amministrazione o in filiere di subappalto, dove la trasparenza è un requisito imprescindibile.
Molte volte le piccole e medie imprese hanno la tentazione di rimandare il pagamento dei contributi. Ciò può sembrare una soluzione momentanea alle difficoltà di liquidità. Tuttavia, questo approccio espone a rischi ben più gravi: esclusione da opportunità lavorative, sanzioni e perdita di credibilità. La regolarità contributiva è quindi un investimento sulla stabilità e sulla reputazione aziendale.
Se volessimo riassumere, il modello DURC non costituisce un mero adempimento burocratico, ma è la garanzia di operare in modo corretto e trasparente.
Per le aziende e i professionisti, rispettare la contribuzione verso INPS e INAIL significa aprire la strada a nuove occasioni di crescita e consolidare la fiducia di clienti, fornitori e istituzioni e, cosa più importante, non apre la strada a debiti con lo stato che poi si aggravano di costi, quali sanzioni ed interessi fino allo sfociare in procedure esecutive per il recupero del credito da parte degli enti stessi.
Per informazioni: www.marianiluigi.com
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA