Tornano ad addensarsi nuvole nere su Nokia. L’azienda ha annunciato l’avvio delle procedure di licenziamento per 87 dipendenti in Italia, 60 a Vimercaete. Nella giornata di martedì il previsto incontro al ministero dello Sviluppo economico si è concluso con una fumata nera. Anzi, non sarebbe nemmeno iniziato stante la posizione rigida dell’azienda e l’oggettiva debolezza del ministero in questa fase governativa.
Nelle scorse settimane la multinazionale aveva annunciato 131 esuberi in tutta Italia, esclusi i reparti di ricerca e sviluppo. La maggior parte di questi esuberi riguarderebbe la sede di Vimercate. Ora gli esuberi sarebbero 87. L’azienda inizierebbe con esodi incentivati ma poi, in mancanza del raggiungimento del numero previsto, procederebbe coi licenziamenti.
I sindacati annunciano mobilitazione, osservando che l’azienda non è in crisi, ha bilanci a posto, non ha cali di commesse: la manovra servirebbe solo a scaricare sui posti di lavoro i costi della fusione con Alcatel Lucent perfezionata la scorso anno. Solo sei mesi fa si erano concluse le procedure per il taglio di 115 lavoratori.
(* notizia aggiornata)