I dipendenti di Adidas scrivono ai manager della multinazionale e chiedono: che fine ha fatto la responsabilità sociale d’azienda? La lettera è indirizzata prima di tutto a Kasper Rorsted, ceo di Adidas, e parte da una constatazione: “Dopo decenni di lavoro svolto con professionalità e dedizione, che ha portato a crescite importanti e straordinarie della nostra azienda, a noi lavoratrici e lavoratori di Adidas Italy p stata comunicata la decisione di tagliare nuovamente posti di lavoro, attraverso il licenziamento di 41 persone”.
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I lavoratori ricordano che lo scorso anno molti colleghi “hanno dovuto lasciare Adidas Italy a causa della precedente riorganizzazione” e che l’articolo 41 della Costituzione italiana “prevede che l’attività imprenditoriale debba esercitarsi con responsabilità sociale verso il territorio e le persone. Questa nuova procedura di licenziamento collettivo – annotano – è in contrasto con questo principio e avviene in un contesto di forte crescita del fatturato”.
I dipendenti chiedono quindi un nuovo piano aziendale senza tagli e il coinvolgimento in trattativa delle istituzioni locali e nazionali. Dopo l’incontro del 13 gennaio alla Confcommercio di Milano, è Matteo Moretti, segretario generale della Filcams Cgil Monza e Brianza, a riassumere il quadro del licenziamento collettivo, che prevede tra l’altro la volontà di delocalizzare le attività del credito in Portogallo.
“Durante l’incontro la delegazione sindacale ha ribadito che la decisione è in netto contrasto con la situazione molto positiva di crescita aziendale a tutti i livelli e abbiamo richiesto un cambiamento del piano industriale che preveda il mantenimento dei livelli occupazionali in Italia. Rispetto alla richiesta di mantenere le attività lavorative in Italia l’azienda continua a dichiarare una mancanza di volontà e su questo tema riteniamo indispensabile ampliare il livello di confronto con i manager e con le istituzioni a partire dal consiglio regionale della Lombardia, Regione dove si concentra il maggior impatto occupazionale (35 persone) e dove è situata la sede italiana”.
La Cgil ricorda che Adidas non ha smentito le voci sulla prossima ristrutturazione anche del customer service e che la proposta del sindacato è di partire dalle uscite volontarie e dagli incentivi economici: l’azienda offre quanto proposto a gennaio 2019 per la precedente procedura di licenziamento. Prima di trovare una soluzione, dice il sindacato, Adidas fermi le procedure di trasferimento di competenze in Portogallo. E ancora: perché non ricorrere agli ammortizzatori sociali? Il prossimo tavolo di confronto è in programma il 22 gennaio: il giorno successivo Adidas e sindacati sono stati convocati in audizione dalla IV Commissione del consiglio regionale.