«Finalmente si sancisce l’attività antisindacale della Gianetti Ruote ma non siamo contenti perché si doveva revocare anche la procedura che ha permesso all’azienda di licenziare 152 persone. Noi andremo avanti finchè non avremo la piena vittoria e verranno risarciti i lavoratori della Gianetti».
Lo dichiarano Pietro Occhiuto e Stefano Bucchioni della Fiom Cgil Brianza immediatamente dopo la lettura della sentenza che ha dato ragione a Fim, Fiom e Uilm della Brianza nel ricorso intentato contro la prima decisione assunta dallo stesso Tribunale a settembre: «quando invece aveva invece dato torto ai sindacati in merito alla denuncia di attività antisindacale messa in essere dalla Gianetti Ruote» dicono dal sindacato.
«Non capiamo perché non sia stata anche disposta la revoca della procedura ed il ritiro dei licenziamenti – proseguono i due sindacalisti – ed è per questo motivo che noi andremo avanti con il nostro ricorso perché siamo convinti della bontà delle nostre motivazioni, per una piena vittoria e per rendere giustizia a tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori ingiustamente licenziati». «Questa sentenza – concludono – rafforza anche la posizione dei sindacati nell’impugnazione individuale dei licenziamenti che avverrà nei prossimi giorni».
Sulla sentenza si è espresso anche Enrico Vacca Fim Cisl Monza Brianza Lecco: «Il riconoscimento in appello della condotta antisindacale posta in essere da Gianetti Ruote, senza il conseguente annullamento dei licenziamenti conseguenti dei 152 lavoratori, ha un sapore amaro per noi come organizzazione, si ribadisce la rilevanza delle obiezioni poste nei confronti dell’azienda fin dallo scorso mese di luglio, ma nel concreto ai lavoratori non rimangono che le impugnative individuali dei licenziamenti che stiamo mettendo in campo in questi giorni. Valuteremo ora anche insieme alle altre organizzazioni sindacali come proseguire la vertenza.»